Secondo quando detto nel corso delle settimane passate, si può dare una risposta affermativa al quesito proposto. Manubri, presse e i vari esercizi di isolamento, questi ultimi eseguiti perlopiù ai cavi, sembrano ricoprire un ruolo marginale all’interno dei moderni split settimanali. Ricoprono, in parole povere, il ruolo del gregario, surclassati dalla predominanza di quegli esercizi battezzati come unici protagonisti della sala attrezzi. Eppure, usati in maniera corretta, con il supporto delle varie tecniche atte a sfruttare al meglio questa attrezzatura, la stessa può ricoprire un ruolo fondamentale nel medio periodo. L’uso dei manubri, come già scritto in passato, è fondamentale per il rinforzo dei muscoli stabilizzatori delle braccia, cosa che andrà a beneficio dell’atleta nel momento in cui si ritroverà ad eseguire gli esercizi di cui abbiamo discusso precedentemente (per chi non avesse letto gli articoli li trovate qui e qui). Le presse, orizzontali o inclinate, permettono un movimento ben diverso da solito squat, attivando i gruppi muscolari coinvolti in maniera ben diversa. Per quanto riguarda l’isolamento il discorso è un po’ diverso. Sono esercizi visti ed eseguiti, probabilmente a torto, per quella che viene considerata pura estetica. Se per alcuni versi tale affermazione è vera, per altri risulta l’esatto opposto. Per chi è carente su un determinato gruppo muscolare, gli esercizi di isolamento permettono una contrazione difficile da ricercare in movimenti multi articolari. Alla luce di ciò, il termine fondamentale assume un significato più ampio e articolato. Personalmente, dopo aver valutato il nuovo approccio e l’esclusione, seppur parziale, di una parte della attrezzatura, una domanda è nata spontanea:
Cosa stiamo praticando, oggi, all’interno delle strutture sportive?
La risposta a questo quesito sarà la protagonista della settimana prossima.
Armando