Thomas Hoving – Il palazzo in fondo al tempo

C’è un palazzo dell’antica Ercolano, sepolto dalla lava del Vesuvio nel 79 d.C., che nasconde tesori e segreti inimmaginabili. Don Ciccio Nerone, nano stravagante, colto e ricchissimo, è l’unico a saperlo. Ma per impadronirsi di quello straordinario patrimonio ha bisogno della complicità di Oliva e Andrew Foster, rispettivamente direttrice e presidente del Metropolitan Museum di New York. Durante gli scavi i tre archeologi devono depistare agguerriti concorrenti, spietati tombaroli e agenti dei servizi segreti. I pericoli non si contano, ma la scoperta finale può portare a riscrivere la storia del mondo antico. Un grande thriller, una grandiosa avventura archeologica. Una storia di fantasia che potrebbe, domani, diventare realtà.

Se siete appassionati del genere Thriller; se vi emoziona seguire le nuove scoperte archeologiche; se siete da sempre affascinati dalle sepolte Pompei, Ercolano e di tutte quelle città antiche andate perdute nel lontano 79 d.C., avete trovato il libro che fa per voi. C’è un lavoro immenso da parte di Thomas Hoving, un esperto con la E maiuscola per quanto riguarda non solo le scoperte archeologiche ma, e lo testimonia questo meraviglioso lavoro, un uomo amante dell’arte. L’autore è stato capace di trascinare, letteralmente, il lettore all’interno di una storia che ha di tutto e di più. L’archeologia, vera e fantasiosa, è colei che veicola i movimenti dei personaggi, ben definiti nonostante non si sia puntualizzato troppo sulle loro caratteristiche. Il palazzo in fondo al tempo è un vero e proprio viaggio tra passato e presente. Grazie al racconto delle opere d’arte chiamate in causa si va a delineare un quadro riguardante l’essere umano che sembra accomunarlo nonostante siano trascorsi circa duemila anni tra due società, a mio modo di vedere, messe a confronto. Non un confronto che riguardi l’arte, assolutamente. Le due società, sembrano danzare intavolando un duello a distanza, costruendo un dialogo dove sul piatto sembra essere messa l’indole stessa dell’essere umano. Grazie a piccoli aneddoti, Thomas Hoving sembra voler dimostrare che, tutto sommato, il modo di agire dell’uomo sia rimasto pressoché lo stesso nel corso dei millenni.

Punteggio:

Armando

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