Questioni di tempo: conclusioni

Siamo partiti da una affermazione di Albert Einstein; passati da una leggenda che vedeva come protagonista Adolf Hitler, quello che poi sarebbe diventato protagonista di quel periodo storico che tutti noi conosciamo; abbiamo esplorato gli universi paralleli mettendo in discussione quella individualità a noi tanto cara; abbiamo concluso questo viaggio facendo un salto nel XXI secolo, dove ci attendeva la serie televisiva tedesca Dark, capace di aprire nuove porte. È stato un viaggio fantastico, in ogni sua sfumatura, affascinate viste le potenzialità di quella che a oggi, non dimentichiamolo mai, tutto questo altro non è che teoria. Solo sul Tempo, così come analizzato all’interno dei primi articoli che lo hanno visto protagonista, si può probabilmente mettere un punto esclamativo per quanto riguarda la sua creazione da parte dell’uomo. Naturalmente, ognuno di noi è libero di affrontate una tematica complessa come questa come meglio crede. Certamente continueremo a interrogare quella scienza che tanti passi avanti sta facendo in questo campo specifico. In relazione a ciò non possiamo non formulare questa domanda:

Cosa ci riserverà il futuro?

È un quesito che risulta il motore trainante delle nostre vite. Conoscere meglio come spazio e tempo procedono nelle nostre vite, e nello spazio aperto, potrebbe, un giorno non molto lontano, permetterci ci compiere viaggi intergalattici come l’uomo ha tanto sognato in letteratura, cinema e televisione, nel corso dei secoli. Scoprire, magari, nuovi mondi lontani, con esseri molto simili a noi o del tutto diversi, chissà. Arrivare a viaggiare nei vari universi paralleli aprendo definitivamente la strada a una nuova Era per l’essere umano. Tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare. Il fattore trainante che ci permetterà di evolverci, trasformando magari in realtà quelle teorie del tutto assurde al momento (ricordate l’effetto Verne?) ma capaci un giorno di mettere la nostra società mondiale davanti a un bivio, rimane sempre e comunque una soltanto: la curiosità. Fino a quando l’essere umano sarà curioso, continuerà a porsi domande, cercando di arrivare alla risoluzione, alla scoperta di tutte quelle meraviglie a oggi nascoste ai nostri occhi. Sono convinto che prima o poi queste prenderanno forma. Non ci resta che continuare a indagare, ricercando sempre il meglio prima da noi stessi e poi dal nostro pianeta e dall’universo, che ci circonda.

Armando

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