Richard Matheson – Io sono leggenda

Robert Neville torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, si siede in poltrona e legge un libro. Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto dopo il tramonto. Perché Neville è l’ultimo uomo sulla Terra. L’ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a sé stesso che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo, Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda.

Più di un libro, oltre un semplice romanzo. Nonostante sia stato dato alle stampe nel lontano 1954, Io solo leggenda rimane un testo attualissimo, soprattutto in questo strano primo approccio con il ventunesimo secolo. Tutti noi possiamo identificarci nel protagonista. Tutti siamo chiamati a farlo da Richard Matheson nella speranza, chissà, di poter mettere in moto quel cervello che a oggi non ci ha dato tutte le risposte che cerchiamo. L’ambientazione è scarna, circoscritta soprattutto a un unico ambiente. Fuori da esso il mondo, colpito da uno strano virus che, ci tengo a precisarlo, nulla ha a che vedere con quello che stiamo combattendo dagli inizi del 2020. L’autore statunitense invita il lettore a guardare oltre quello che accade al povero Neville. Questo romanzo sembra essere più indirizzato verso l’emotività, l’evoluzione e le azioni che l’essere umano compie ogni giorno. Con Io sono leggenda, probabilmente, si cerca d’innescare quelle riflessioni riguardanti la nostra società che potrebbero, se finalmente svolte con cognizione di causa, migliorare le vite di uomini e donne presenti su un pianeta che risulta, a conti fatti, nient’altro che un mero spettatore in balia delle onde. Nonostante siano passati oltre sessant’anni dalla sua prima pubblicazione, questo romanzo risulta quanto mai attuale, certamente non una considerazione positiva. Da leggere assolutamente, risulterà un viaggio capace di mostrare un mondo che, purtroppo, tanto distante dal nostro tutto sommato non è.

Punteggio:

Armando

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