Il diario alimentare – La ricomposizione corporea

È questo il nuovo corso di quel percorso alimentare così difficile da seguire. Via tutti i diktat del passato: dalle forme sproporzionate, ricercate da coloro che si approcciavano al bodybuilding, alle magrezze al limite tra la vita e la morte, dettate dalla moda soprattutto negli anni 90’. Oggi, per fortuna, in merito ai canoni estetici c’è stato un vero e proprio salto ne futuro, dove la buona alimentazione e la salute ricoprono, finalmente, il posto d’onore all’interno delle nostre vite. A fare da traino a tutto ciò è arrivato un termine poco noto in passato: Ricomposizione corporea. La ricerca di corpi proporzionati, con una attenzione alle percentuali di massa grassa e, al contempo, la ricerca di quelle percentuali di massa magra atte a garantire un fisico bello da vedere e, soprattutto, sano. Creare una situazione del genere non è certo facile. Ci vuole costanza, dedizione e tanta, tanta, pazienza. Inoltre, la scelta del medico nutrizionista è il tassello fondamentale, l’unico in grado di garantire, nel lungo termine, il perseguimento di tale obiettivo e, non di certo ultimo punto all’ordine del giorno, il mantenimento costante per il resto della vita. In passato era la figura del dietologo a dettare legge. Questo professionista dell’alimentazione punta, oggi come ieri, al peso sulla bilancia per valutare i progressi di un paziente, senza, almeno così sembra, tenere conto delle percentuali di grasso e massa magra perse dal soggetto sotto la sua lente d’ingrandimento. Molte persone, nei decenni passati, si sono ritrovati sicuramente più leggeri sulla bilancia senza quel riscontro estetico sperato. Inoltre, il dietologo punta tutto sulla perdita di peso veloce, cosa che, in base agli studi scientifici in merito, è un approccio deleterio per il corpo. Ancora oggi, purtroppo, tale pratica è molto comune in tutto il mondo. Le persone che si avvicinano a questo approccio peccano di mancanza di pazienza. Sperano di ottenere in pochi mesi quel risultato naturalmente possibile solo in un periodo medo/lungo dove si impara, più che soffrire per esso, a mangiare. Imparare a mangiare e capire quello che si fa è il modo migliore per cambiare definitivamente le nostre vite in meglio. Sembra essere questo l’ultimo tassello mancate, dove pazienza e dedizione devono essere (ri)educate nel miglio modo possibile. Probabilmente è un parere strettamente personale: la ricomposizione corporea è l’unica strada che ognuno di noi deve perseguire quando si parla di cibo, dimagrimento e canoni estetici. in merito a quest’ultimo punto, che siano maschili o femminili non importa, conta migliorare il proprio stato di salute, in primis, mettendo la propria alimentazione nelle mani di un professionista serio. La conseguenza? Il fisico ringrazierà per tutto ciò, saremo finalmente in pace con noi stessi davanti allo specchio e nell’approccio con la società.

Armando

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