Il diario alimentare – La mia esperienza

Arrivare ad accettare questa nuova routine alimentare non è stata una passeggiata. Da bambino, fino a circa i 19 anni, ho avuto sempre problemi con il cibo. Tra pasti saltati, cibo spazzatura, assenza, o quasi, di acqua per tutta la giornata, il mio fisico andava in declino anno dopo anno. Sport ne facevo, certo, anche troppo. Tra gli allenamenti con la squadra di calcio giovanile, le partitelle sotto casa con gli amici, e quelle organizzate in giro per i campetti di calcio a 5, tutta la mia giornata ruotava intorno all’attività fisica. Eppure, continuavo a prendere peso, plasmato in negato da quelle cattive abitudini che, lo dico con la massima sincerità, non volevo proprio abbandonare. Tra digiuni intervallati da pasti troppo abbondanti, con nessuna consapevolezza su cosa esattamente stessi ingerendo, tutto, di conseguenza, stava andando a rotoli. E di rotoli, alla fine di un percorso arrivato fino al primo anno di università, ne avevo in abbondanza. A nulla valevano i “consigli”, se così possiamo chiamargli, da parte di familiari e amici. “Datti una dimagrita!”; “fai la dieta!”; “fai sciopero alla sera!”; “mangia di meno”. Sono queste le dritte principali date dalle stesse persone che commettevano i miei stessi errori. Anche per questo, io, come molti di voi del resto, non prendevo per buoni quei consigli:

Perché diavolo dovrei a star sentire te, tu mica lo fai!

Parole solo pensate, guai a gridarle ad alta voce, avrei ferito la loro sensibilità d’ignoranti in materia. Ignoranti come il sottoscritto del resto. Mi ritrovai in un vero e proprio limbo. Quindi, cosa fare? Beh, la cosa più semplice, quella pensata un po’ da tutti: mi iscrivo in palestra! Da questa breve frase è iniziato un lungo e felice percorso che mi porto dietro, a oggi, da più di sedici anni. In tutta sincerità, ho avuto la fortuna d’incontrare persone, istruttori e amici, in grado di darmi consigli davvero utili, consigliarmi libri dove poter iniziare ad acculturarmi sul tema. È così che tutto è iniziato. Era il gennaio del 2005.

Armando

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