Phileas Fogg ha scommesso 20.000 sterline che riuscirà in una straordinaria impresa: il giro del mondo in centoquindicimiladuecento minuti… ovvero ottanta giorni. Per tutto il viaggio, però, lui e il domestico Passepartout vengono inseguiti da un certo Fix… Età di lettura: da 10 anni.
Giulio Verne è quell’autore capace di sorprendere, anche in tempi dove l’immaginazione è espressa in forme estremizzate e ben diverse dal passato. È stato sulla luna; ha viaggiato attraverso la terra, arrivando fino al suo centro; già che c’era, lo scrittore francese, ha deciso di fare un bel giretto intorno al mondo. Verne lascia un insegnamento a tutti noi, buono per grandi, piccoli e esseri umani appartenenti alla nostra epoca e a quelle future:
Sognare non costa nulla, è il mezzo migliore per intraprendere viaggi fantastici… senza mai muoversi da casa.
La vicenda narrata all’interno de Il giro del mondo in ottanta giorni rappresenta quella predisposizione innata al viaggio, quella fame di conoscenza in grado di far muovere il nostro pensiero. Per fare ciò l’autore si serve di quel mezzo volante declassato, maltrattato, schernito e lasciato in un angolo a prendere polvere: la Cultura. Se non si fosse informato, se non avesse studiato a fondo le cronache riguardanti la nostra bella Terra, questo romanzo non avrebbe mai viso la luce. Per dare pepe al tutto, Giulio Verne inventa personaggi divenuti oggi delle vere e proprie star. Il signor Phileas Fogg, freddo, sicuro di sé e, allo stesso tempo, un galantuomo, trascina con sé i principali coprotagonisti della vicenda. Il maldestro domestico Jean Passepartout e il poliziotto inglese, l’agente Fix, danno vita a quella che di fatto si trasforma in una bella commedia tragicomica. Con una trama piacevole e avvincente, Il giro del mondo in ottanta giorni è destinato a fare la storia, anche quando l’essere umano troverà nuovi modi per coprire le distanze, senza mai riuscire, di questo siamo certi, a eguagliare quel viaggio fantastico prodotto dalla fantasia umana.
Punteggio:
Armando