Alieni: gli umani sono tra noi! – Pittura: La madonna dell’Ufo

Il Medioevo e il Rinascimento italiano hanno sancito un vero e proprio spartiacque tra società antica e moderna. Il pensiero dell’uomo, tra alti e bassi, sembra essere radicalmente cambiato, fino a immaginare un mondo, un firmamento, e quello che non oggi chiamiamo Universo, completamente diverso da quello disegnato dal nostro antenato. Il pensiero di Giordano Bruno, che gli costò il rogo nel 1600, e quello di Galileo Galilei sembrano aver dato inizio a quella nuova Era in cui il libero pensiero, se ben articolato, supportato dallo studio e dalla cultura, si è consolidato in questo XXI secolo. La libera interpretazione e visoni diverse del contesto, sia astratto che fisico, si sono di fatto scontrate con quella iconografia religiosa individuata sul suolo italiano come cattolicesimo. Parlare e descrivere tutte le opere che hanno segnato questi periodi storici sarebbe, in questa sede, impossibile. La fiorente arte pittorica italiana, capace di fare scuola al mondo intero, ha sfornato capolavori su capolavori, con nomi divenuti oggi patrimonio della nostra cultura nazionale. Tra questi uno in particolare sembra calzare a pennello con il discorso fin qui intavolato. La madonna con bambino e san Giovannino, a opera di Jacopo del Sellaio, rappresenta un incontro/scontro tra due scuole di pensiero diametralmente opposte. L’opera in questione vede in primo piano la vergine Maria con, appunto, Gesù bambino e il piccolo san Giovanni. Nulla di speciale si potrebbe affermare. Da Raffaello a Leonardo, tutti i pittori operandi in quel dato momento storico hanno ripercorso le tappe di quel mistero religioso arrivato da oriente. In questo caso particolare, però, la nostra attenzione è attratta da quello che accade sullo sfondo del dipinto. Spostando l’attenzione sulla destra, in prospettiva a qualche chilometro di distanza dai protagonisti, una scena curiosa è capace di aprire punti interrogativi sui veri propositi dell’artista. In piedi su una scogliera, un pastore e il suo cane sono con in naso all’insù. I loro occhi fissi su un qualcosa che non dovrebbe trovarsi in quel punto del cielo, ancor meno immortalato all’interno di una rappresentazione sacra. Un oggetto di forma ovoidale, circondato, a quanto sembra, da un alone di luce dorata, galleggia sereno nel firmamento, rispecchiando, almeno in apparenza, l’atteggiamento delle tre figure protagoniste. Per tutti noi, uomini e donne del nuovo millennio, non ci sono dubbi: ci troviamo in presenza di un’astronave aliena! Alla luce di ciò, non possiamo fare altro che chiederci:

Cosa ci fa un oggetto del genere in un passato che con il viaggiatore delle stelle non ha nulla in comune?

Come per le cospirazioni governative, l’interpretazione dell’archeologia, così come abbiamo visto all’interno dei precedenti articoli, e le semplici supposizioni ci hanno insegnato, tutto dipende dalla libera interpretazione di quel dato oggetto o evento, rapportato al periodo storico in cui esso viene visto e giudicato. La nostra cultura Pop ci ha insegnato a riconoscere in figura di questo tipo il mezzo volante utilizzato dagli extraterrestri per poter raggiungere la Terra. In passato, come nel caso posto all’attenzione, la situazione era ben diversa. In un momento storico in cui il mistero e il credo dell’uomo era riservato esclusivamente a ciò che riportava a eventi biblici, protagonisti religiosi ed episodi narrati dalle stesse sacre scritture, quella stessa interpretazione cambia radicalmente il suo significato. Infatti, oggetti molto simili a quello etichettato da noi come disco volante, per l’uomo medio rinascimentale apparteneva a quel mondo religioso fulcro della vita di quel periodo. Tutto, nel Rinascimento, era scandito dalla religione, da dio e da quei tanto sentiti riti ciclicamente presenti ogni anno, ieri sicuramente più di oggi. Anche quegli stessi artisti come dimostrano le produzioni del tempo, erano di conseguenza orientati verso quella simbologia, andando a interpretare e reinterpretare il mistero della fede, trasmesso a quell’uomo vecchio di seicento anni, del tutto lontano da quello moderno. Quest’ultimo, sembra essere orientato verso nuove scoperte, misteri e attori provenienti da mondi lontani ma, a differenza di dio, con un volto e un compito ben preciso, in base alle teorie abbracciate da coloro i quali preferiscono credere ai viaggiatori interstellari. In questo caso, il detto I tempi cambiano sembra valere anche per quelle figure centrali nel passato dell’umanità, divenute secondarie con l’avvento di questi nuovi protagonisti.   

Armando

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