Alieni: Gli umani sono tra noi! – Lo scarafaggio e la farfalla

Affrontiamo un ennesimo nuovo quesito stagliatosi all’orizzonte delle supposizioni dell’uomo di ogni tempo:

Che forma potrebbero avere gli alieni?

Nel corso dei secoli sono stati posti all’attenzione della nostra società molteplici figure con cui l’essere umano potrebbe entrare in contatto. La più comune, e forse la più gradita, è quella dell’alieno umanoide, uguale a noi per aspetto ma dotato di un intelletto superiore. Questo essere, come già accennato all’interno degli articoli che hanno preceduto questo, è il protagonista delle ricerche archeologiche – scientifiche del già citato professor Sitchin. È possibile che tale attenzione mediatica, scientifica e archeologica, nel corso dei quarant’anni trascorsi dalla pubblicazione del suo primo lavoro sul tema, sia stata dettata anche dalla forma dell’alieno in questione. Passiamo adesso a una percezione ben diversa del viaggiatore interstellare. Al giorno d’oggi tali figure sono più vicine alla fantascienza, protagonisti di libri e pellicole capaci di turbare lo spettatore/lettore ma, allo stesso tempo, le stesse, così come accadde per situazioni molto vicine a quelle in esame, potrebbero un giorno trasformarsi in realtà. Questo, naturalmente, non lo sappiamo. Dopotutto, l’universo è uno spazio immenso, di cui non conosciamo ancora molto, magari il tempo ci darà un giorno una risposta concreta. Sto parlando delle figure aliene denominate Rettiliani e Grigi, due delle specie, se possiamo dire così, più in voga nel campo fantascientifico. Questi alieni sono ben diversi dal precedente, per aspetto, modi di fare e, chissà, intenzioni nei confronti dell’umanità “aliena”, diversa da loro in tutto e per tutto. Soffermiamoci su questo ultimo punto: Stiamo davvero cercando di metterci in comunicazione con gli esseri giusti? Cosa ci fa pensare che la loro forma possa rispecchiare le loro reali intenzioni? Alla luce di ciò, si pone nuovamente un quesito oramai consolidato all’interno della nostra società. In questo articolo lo chiameremo Il curioso caso dello Scarafaggio e della Farfalla. Alla luce di una possibile situazione di questo tipo, dove il punto interrogativo è sempre dietro l’angolo, quello che sembra emergere forte e chiaro è l’indole dell’essere umano moderno. La possibile forma del nostro potenziale coinquilino interstellare fa di lui un eroe, come nella rilettura dei testi sumeri da parte di Zacharia Sitchin, che analizzeremo dettagliatamente più avanti, o una seria minaccia, così come il cinema ci ha insegnato con le dovute eccezioni, come nel caso del tenero ET. Questo modo di fare, di porsi nei confronti di questa tematica ancora ignota, dice molto sul nostro conto piuttosto che su quello del potenziale ospite. Ancora oggi, l’essere umano non sembra in grado di affrontare argomenti così delicati senza mostrare il suo lato sbagliato, etichettando lo straniero semplicemente per le sue fattezze esteriori. C’è tanto cammino ancora da percorrere e con questa affermazione non ci si riferisce a scienza e tecnologia. È necessario superare situazioni del genere. Serve ripartire dalle percezioni che noi esseri umani abbiamo sul, o contro, il prossimo, diverso per colore, pensiero e modi di fare. Iniziamo subito, in modo da poter migliorare la nostra condotta di vita, solo così accoglieremo al meglio, un giorno o l’altro, l‘alieno, in qualunque forma esso si presenterà.

Armando

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