Alieni: gli umani sono tra noi! – L’alieno e l’essere umano

È un dualismo che va avanti ormai da millenni. Sin dai tempi dei Sumeri, passando per gli antichi Egizi e arrivando nel nostro presente, la figura del viaggiatore delle stelle sembra essersi fatto largo affondando le sue radici in un passato remoto, così difficile da decifrare tanto che la leggenda sembra aver preso il sopravvento su possibili risvolti storici. Eppure, se guardiamo indietro nel tempo, la figura dell’alieno non è sempre stato visto come un nemico da temere, anzi. La figura degli Dei, così come ci spiega all’interno delle ormai famose Cronache terrestri il professor Zacaria Sitchin, sembra essere spesso associata a quella di questi viaggiatori intergalattici, arrivati sulla terra per portare quel vento si saggezza assente in quell’ominide che, non ancora Sapiens, abitava questo pianeta. Vi parlerò dettagliatamente di questo nel corso degli articoli a venire. Per adesso prendiamo per buono questo quadro. Alieni considerati Dei all’interno delle società che ci hanno preceduto, sembra essere questo il punto cardine dell’uomo antico, accomunato in ogni dove nonostante queste civiltà, tranne in rari casi, non siano mai entrati in contatto tra loro. Dall’Africa all’Asia, passando per Europa e le Americhe, l’essere umano sembra aver cercato risposte alzando gli occhi al cielo, quasi a voler invitare quello straniero proveniente da un pianeta lontano. Tutto ciò sembra riportare a una domanda che, probabilmente, molti di noi ci siamo fatti almeno una volta nella vita:

L’essere umano si considera inferiore rispetto ad altre forme di vita che potrebbero abitare insieme a noi l’universo?

Se guardiamo dal punto di vista dell’uomo antico, probabilmente la risposta e sì. Ritrovarsi degli stranieri, planati sul nostro pianeta a bordo di macchine volanti, credo possa creare una sorta d’inferiorità in chi sta assistendo a questo spettacolo in quel mondo dove la ruota ha fatto la sua comparsa solo poco tempo prima.

Nel nostro presente, invece, che di macchine volanti ne abbiamo in abbondanza, come verrebbe accolto lo straniero?

Probabilmente, ipotizzo, con l’occhio di chi oggi vede una minaccia in quel mezzo volante non identificato. Tutto sta, a questo punto, dalla prospettiva in cui si guarda. Sembra quasi che la semplicità porti spesso, forse a torto non saprei, a una sorta di timore reverenziale. Al contrario, l’essere alla pari con un qualcuno diverso da noi sembra portare inevitabilmente a uno scontro con l’ipotetico invasore. In ogni caso, da quello che trapela da questo breve discorso, sembra mancare all’uomo di ogni tempo un semplice fondamento della vita: la cooperazione.  

Armando

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