Time break!

Siamo arrivati alla fine di questo 2022. Come ormai consuetudine, il blog va in pausa. Dal settembre scorso, abbiamo trattato temi importanti, affrontando quella problematica che accomuna cultura e sport: la mala gestione. Perché Cultura e Sport possono coesistere, è questo da sempre il motto del mio blog. Purtroppo, gli operatori culturali e sportivi, o almeno una gran parte di loro, preferiscono utilizzare tale espressione per poter raggirare tutti quegli utenti che si avvicinano ad attività che dovrebbero avvicinare piuttosto che allontanare. Se l’allontanamento dalla pratica sportiva, dalla lettura e dalla scrittura, e in maniera più generalizzata dalla Cultura tutta, è un dato di fatto nel nostro paese le colpe sono da ricercare in queste realtà pronte solo a monetizzare piuttosto che creare interesse. Non lasciamoci abbattere. Continuiamo a vivere di sport e cultura, facendolo al meglio delle nostre possibilità cercando, per quanto possibile, di far progredire tutti quei professionisti che con serietà, sacrificio e dedizione alla causa portano avanti la loro missione. Quando penso alla Cultura e allo Sport lo faccio sempre con entusiasmo, sicuro di essere riuscito a imboccare il sentiero gusto, non per diventare letterato o poeta, ma per non essere schiavo di una società, oggi più di ieri, annoiata. Prendo in prestito le parole di Gianni Rodari, uomo capace di sognare, e far sognare tutti noi, un mondo dove la cultura oltre a essere necessaria per la nostra crescita personale è capace, come nessun’altra, di far riemergere quel bambino ancora vivo ma nascosto all’interno del nostro essere. Vi auguro un ottimo fine anno… sempre in compagnia dei nostri cari libri. Ci scriviamo nel 2023. Un abbraccio.

Armando  

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