La leggenda di Leon pronta a confrontarsi con la cultura arbëreshë

Dopo la presentazione del mio ultimo libro, Le due facce della solitudine, andata in scena a Corigliano Rossano lo scorso 8 agosto, c’era la volontà di confrontarsi con realtà diverse. Per farlo avevo bisogno di mettere in campo il mio primo romanzo, La leggenda di Leon, sicuro che il periodo storico di riferimento, il Risorgimento italiano, avrebbe aperto una nuova via di comunicazione. Andare all’estero? Spostare la mia attenzione verso culture diverse? Certamente sì ma, nel mio caso, non ho avuto bisogno di allontanarmi troppo dal mio quartier generale. Infatti, a circa 25 km da casa mia sorge una comunità in possesso di una identità propria, una storia diversa da quella italiana, una lingua dai tratti orientali e…un coinvolgimento diretto con la questione risorgimentale. Sto parlando del comune di San Demetrio Corone. Noti anche come gli albanesi d’Italia, gli abitanti di questa ridente cittadina fanno parte della cosiddetta cultura arbëreshë. Questi ultimi, sono custodi di una storia e di una cultura tutta da scoprire e riscoprire. Tutto ciò, naturalmente, non poteva non stimolare la mia curiosità e la voglia di confrontarmi con una realtà ben diversa rispetto a quella da sempre vissuta. Armato di Google ed email, sono andato alla ricerca dell’interlocutore perfetto. Nel corso delle mie ricerche, m’imbatto in una associazione giovanile che ha come missione la divulgazione culturale e la volontà di trattenere i più giovani all’interno di quell’angolo di Albania conquistato con tanta fatica all’interno della nostra penisola. L’Associazione giovanile Sandemetrese si fa promotrice di tutto ciò, nata alla caparbietà di alcuni giovani cittadini. Vengo accolto con calore da loro. Ad aprirmi le porte del Centro culturale G. De Rada trovo il Presidente Giuseppe Fusaro e due membri della stessa associazione, Alessia Provenzano e Giuseppe Lamirata. Con loro intrattengo un dialogo amichevole e costruttivo, spaziando dalla tematica proposta dal mio romanzo fino ad approfondire la storia, appunto, di cui sono custodi. Entriamo sin da subito in simbiosi. Basta poco per capire che ci sono le basi per discutere insieme, davanti ai cittadini Sandemetresi, sia la tematica da me proposta sia le vicende che hanno visto come protagonista la cittadina posta sulle colline tra la piana di Sibari e la Sila greca. L’associazione mi ha fatto dono gradito di un interessantissimo libro, Immigrazioni albanesi in Calabria nel XV secolo, a firma di Innocenzo Mazziotti, in grado di arricchire il mio bagaglio culturale su una realtà di cui conosco solo in parte la storia. A breve definiremo la data di presentazione de La leggenda di Leon. Sarà un vero piacere poter discutere con i ragazzi di San Demetrio Corone e con la comunità arbëreshë di ogni età.

Ah dimenticavo! Devo necessariamente ringraziare una persona, di cui non conosco il nome, gentilissimo e disponibile con me. Arrivato a San Demetrio Corone, ho avuto qualche difficoltà nel trovare il centro culturale. Ho chiesto informazioni a un operatore delle poste, di passaggio dalle parti in cui mi ero fermato, impegnato nel suo lavoro, Alla mia richiesta di informazioni non ha esitato a “scortarmi” praticamente a destinazione. Sembra scontato ma, fidatevi, gesti del genere sono in via di estinzione al giorno d’oggi. Un sentito ringraziamento per la disponibilità e la cortesia.

Armando

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