Rivoluzione in corso, si potrebbe dire in alte parole. Dopo un lungo periodo passato a lavorare in multi frequenza, sulla base di 4 – 5 sedute, il lungo stop causato dal covid e il ritorno alla mono frequenza, portando di fatto gli allenamenti a 3 settimanali, quest’anno avevo voglia di rivoluzionare ulteriormente i miei allenamenti. A cambiare, di fatto, non è solo la scelta dei gruppi da allenare in quella data seduta. Per poterla svolgere al meglio, aumentando serie, ripetizioni ed esercizi, ho optato per il jump set, in modo da fare tutto ciò restando, più o meno, nell’ora di allenamento. Devo ammetterlo, far lavorare contemporaneamente gruppi muscolari così grandi e impegnativi non è affatto una passeggiata. All’interno della prima seduta settimanale femorali, pettorali e polpacci sono i protagonisti. Tra stacchi, panche, esercizi d’isolamento ed esecuzioni controllate, devo ammettere che, almeno nel corso delle prime settimane, riuscire a completare la seduta è stata una vara e propria impresa. Lavorando in jump, si sa, non si va a intaccare il lavoro dei gruppi scelti ma, certamente, si mette sotto pressione tutto il corpo costretto, come in questo caso, ad avere poco spazio per quanto riguarda il recupero tra un esercizio e l’altro. Ho optato per l’esecuzione immediata tra i due selezionati, preferendo un solo minuto per poter rifiatare prima di passare alla serie successiva. Nonostante un primo periodo un po’ sacrificato, tra le 2 e le 3 settimane, per quanto riguarda i carichi, nelle settimane successive tutto è andato meglio. Tra l’adattamento del corpo al nuovo stimolo e l’allontanamento dal caldo estivo l’approccio è radicalmente cambiato. Vi consiglio, se vorrete provare questa impostazione, d’impostarlo al meglio, partendo dagli esercizi multi articolari e concludendo la seduta con un isolamento controllato nel miglior modo possibile, in modo da evitare grossi carichi nella parte finale e imparare a controllare, e contrarre, al meglio il gruppo allenato. Per il momento far lavorare femorali e pettorali, con i polpacci onnipresenti per quanto mi riguarda visto il deficit, sembra essere stata la scelta giusta. Vi aggiorno prossimamente sull’andamento.
Armando