Alieni: gli umani sono tra noi! – Conclusioni

Dopo aver analizzato l’argomento sotto il punto di vista scientifico, archeologico, sociologico e dei mass media, l’alieno, quello vero, non sembra mai essersi presentato qui sul pianeta Terra. Nonostante il lungo cammino, così percepito da noi esseri umani, portato avanti dalla nostra specie, l’ominide pensante potrebbe essere troppo giovane per quella visita intergalattica tanto agognata così come tanto temuta. I media, così come la letteratura, ci hanno fatto sognare, presentando all’umanità il volto di questo nostro possibile coinquilino che abita con noi questo immenso condominio chiamato Universo. Le ricerche, i sogni, le speranze, le paure e l’immaginazione di generazioni e generazioni di uomini e donne aprono oggi la strada a un nuovo bivio, un nuovo corso, capace di stravolgere il pensiero in merito all’alieno. Dopo la spedizione conclusasi con successo sulla superficie lunare, datata venti luglio 1969, e i preparativi per il prossimo sbarco su Marte, dove i vari robot sono già sul posto in modo da analizzare e mappare al meglio la superficie del pianeta rosso, il volto dell’extraterrestre sembra essere uscito dalla nebbia del dubbio in cui lo stesso era avvolto. L’omino verde, così indicato da molte cronache fantascientifiche, oggi sembra essersi trasformato in un bipede di forma umanoide. Ha una storia ben definita. Ha caratteristiche uniche, almeno al momento, capaci di permettergli di predominare su terra e mari. Vola libero nel cielo azzurro che sovrasta e circonda il suo pianeta natale, coprendo imponenti distanze in un lasso di tempo piuttosto breve. Veste tute super tecnologiche ogni qualvolta si allontana dal suo pianeta, diretto nello spazio aperto. Grazie ai mezzi da lui creati, ha visitato la luna. Ha scandagliato l’Universo, spingendosi ben oltre i confini del sistema solare in cui risiede. Serve solo avere pazienza per poterlo vedere percorrere fisicamente distanze strabilianti, a milioni e milioni di anni luce di distanza da quella casa chiamata Terra. Le nuove tecnologie, che promettono di eguagliare quelle proposte dalla fantascienza, potrebbero essere la chiave di volta, quella capace di sbloccare l’ingranaggio in grado di aprire la porta della comprensione definitiva di questo nostro misterioso universo e dell’intera nostra esistenza. Come il Dottor Henry Jekyll e il signor Edward Hide, lo stesso essere umano, senza neanche rendersi conto di ciò, si sta trasformando da ospitante a ospite, da uomo ad alieno. In verità alieno lo è da più di cinquant’anni, grazie allo sbarco su quel satellite naturale che tanto ci ha fatto e ci fa ancora sognare. Lo era, analizzando le cronache, probabilmente molto prima, quando iniziò a prendere una forma nuova e inedita, allontanandosi, di fatto, dal resto del regno animale. Come una sorta di super eroe, uomo e alieno diventano facce della stessa medaglia. Condividono una vita pubblica, nascondendo, o negando, persino a sé stessi quel lato nascosto, ricercando l’intruso in lungo e in largo sia sul pianeta Terra sia altrove. Al momento, a conti fatti, un unico volto alieno sembra prendere forma, trasformando noi stessi, i nostri pensieri e modi di fare, nell’oggetto di quella ricerca serrata, andata in scenda sin da quando questo nuovo essere ha iniziato a pensare. Per quanto concerne il futuro non ci resta che attendere.

Armando

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