UFO: La mia esperienza Pre – Tesi

Come avrete potuto capire la questione alieno, della sua storia e, possiamo dirlo tranquillamente oggi vista la mancanza di prove certe sulla sua presenza, della sua leggenda da sempre è stata in grado di stuzzicare la mia curiosità sin da bambino. Passato dal classico mostro verde immaginato nella mia infanzia, gli studi condotti su di lui nel corso degli anni mi hanno portato ad ampliare il mio baglio culturale in merito costringendomi, credo sia doveroso in questi casi, a farmi tante domande a cui provare a dare una risposta. Durante il mio percorso universitario presso l’Università della Calabria, dove nel luglio 2012 ho conseguito la laurea in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) purtroppo poche volte ci siamo imbattuti nella sua figura, che sia essa cinematografica o artistica. Avendo condotto le ricerche per conto mio parallelamente al percorso universitario non avrei potuto non proporre il tema al momento dell’entrata in tesi. Nonostante la mia scelta fosse stata accolta positivamente dal mio relatore la bibliografia da lui proposta per poter iniziare la stesura non coincideva affatto con la mia visione dell’extra terrestre. Film dedicati a quest’ultimo ne sono stati prodotti a centinaia, soprattutto dopo il presunto incidente di Roswell nel New Messico del 1947. Misi in chiaro, però, le cose sin da subito, non era la strada che avevo intenzione di percorrere. Il mio alieno, se così vogliamo definirlo, era una creatura tutt’altro che estraneo a questa nostra terra. Tutt’altro che estraneo a quell’essere umano che oggi continua a considerarsi, fatti alla mano, l’unico padrone di un universo che non ha confini e di cui conosciamo troppo poco comunque per affermare una cosa del genere. Quando proposi le teorie del professor Sitchin, inserendole in ogni caso facendole andare di pari passo con una filmografia che ritenevo più opportuna visti i fatti narrati dallo scrittore azero, la situazione cambiò drasticamente. Sin da subito fu chiaro che di Archeologia Misteriosa era meglio non parlare durante la seduta. Questo non mi fu espressamente detto, naturalmente. Il relatore mi “invitava”, come spesso accade, o a cambiare impostazione o a cambiare completamente argomento. La possibilità d’inserire questo ipotetico dodicesimo pianeta chiamato Nibiru, citato ne Le cronache terrestri; di parlare di possibili manipolazioni genetiche avvenute in provetta in grado di creare l’homo sapiens da un incrocio di geni tra gli abitanti di questo mondo sconosciuto e i primati da cui ci siamo evoluti, in un’epoca storica considerata arretrata e troppo remota per cose del genere non andava affatto bene. Infine, nominare gli Anunnaki, una razza così evoluta da poter fare cose del genere non era contemplato. La mia tesi sarebbe stata semplice: C’è una remota possibilità che vede l’essere umano aiutato nella sua evoluzione da una razza superiore? Nessuna pretesa di risposta esatta, naturalmente, ma a mio modo di vedere capace di dare una seppur minima innovazione in una tesi che altrimenti sarebbe diventata nient’altro che un copia e incolla di materiale fritto e rifritto. Fatto sta, dopo tre mesi di lavoro, dopo aver scritto già due capitoli articolati e giustificati dalle fonti trovate, sono stato gentilmente invitato a cambiare completamente argomento, altrimenti niente seduta! Perché? Semplice: la commissione non sarebbe stata in grado di affrontare l’argomento impostato così. Semplicemente non conoscevano l’argomento così come avevo intenzione di proporlo. Quindi, in parole povere: “se non lo conosco io non si fa”. In conclusione: dov’è la libertà di parola e di pensiero in tutto questo?

Armando

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