François Truffaut – Il cinema secondo Hitchcock

L’autore dei “Quattrocento colpi” interroga provocatoriamente quello di “Psycho”. Il lungo, appassionante dialogo svela al lettore la vita e le opere di un uomo incredibile e di un regista straordinario. Analizzando la vasta produzione di Hitchcock, i due parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione. Ma il discorso sfocia volentieri nella sfera del sogno, dell’eros, delle emozioni e svela la figura enigmatica e geniale di Hitchcock, tanto rigoroso e metodico nella sua arte quanto umorale e lunatico nelle sue relazioni con il mondo. Un viaggio ipnotico nella mente di un uomo che con i suoi film è riuscito a segnare la storia della settima arte, ma soprattutto un grande libro sul cinema, frutto di lunghi colloqui tra due artisti consapevoli degli strumenti della propria arte

Come poter definire questa opera non è cosa facile. Due mostri sacri messi l’uno di fronte all’altro. Due geni del cinema, Truffaut, protagonista nelle vesti dell’intervistatore, e Hitchcock, in quelle dell’intervistato messo sotto torchio. Quello che ne viene fuori è tutto da leggere. Si passa da commenti esilaranti a più serie considerazioni su quello che è il mondo del cinema Hitchcockiano, e non solo. Tra questi i trucchi e i retroscena svelati dal famoso regista tra i quali, era impossibile non parlarne, la vera e propria scommessa, rivelatasi poi vinta, riguardante il suo capolavoro Psycho. Un dialogo a due che non risulta assolutamente pesante. Le domande mirate e, in molti casi, al peperoncino di Truffaut trovano pane per i suoi denti tra le risposte del più “pacato” Hitchcock. Un libro che racchiude in se tutto l’amore che i due provano per il cinema. La forza di questo libro sta nella doppia visione di questa arte da parte dei due protagonisti. Visione che sfocia, nonostante i punti di vista differenti, in quella volontà d’interpretare al meglio il cinema che per i due sembra più di una “semplice” arte. La visione dei due cineasti sembra chiara: il cinema è un mondo a se, capace di trascinare addetti ai lavori e spettatori in quella dimensione magica che solo questa arte è in grado di dare.

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Armando

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