I tempi di esecuzione – Meno carichi, maggior lavoro

Ho sempre considerato questa affermazione, meno carichi, maggior lavoro, come pura utopia. Questo pensiero nasce, naturalmente, delle impostazioni di allenamento acettate in quegli anni 80’ capaci di sdoganare il bodybuilding in ogni angolo del pianeta. Oggi le cose sono radicalmente cambiate. Probabilmente l’impostazione classica viene ancora ampiamente utilizzata in ambito professionistico, dove i bisonti della disciplina utilizzano la ghisa a quintali. Per quanto riguarda noi, persone appassionate a questa disciplina e alla ricerca del benessere psicofisico, possiamo ambire a ottimi risultati senza rischiare l’osso del collo. Lo split che vi sto proponendo da qualche settimana a questa parte vede le esecuzioni dei vari esercizi curati in maniera tale da stimolare il gruppo muscolare coinvolto evitando non solo i rischi ma, soprattutto, tutti quei mezzi movimenti morti, eseguiti in maniera veloce e incontrollata per colpa, appunto, di quei carichi ingestibili nel lungo periodo. Basta con le classiche tre ripetizioni eseguite con il 90% del massimale; basta con esecuzioni discutibili e tempi di lavoro praticamente nulli. Oggi si gestisce la singola serie nel lungo termine, che nel caso del bodybuilding significa protrarre quella data esecuzione per un tempo che varia dai 30 ai 45 secondi per serie. La prima sensazione che si prova, così come è successo a me, è quella che vede il gruppo muscolare coinvolto contrarsi nel miglior modo possibile. Tutto ciò causa un esaurimento muscolare rimarcato proprio dalla sensazione di affaticamento già dalle prime battute, nonostante i carichi non siano poi così importanti. Attenzione: non sto dicendo di dover abbandonare completamente il carico. Dalla mia esperienza, ho notato la possibilità di rimodularli a ribasso, anche di un 10/15 per cento, dato che non è affatto da trascurare se si vuole un maggior controllo e un maggior tempo di esecuzione di quel dato esercizio. A conti fatti, qualunque sia lo split che si vuole utilizzare, questa impostazione risulta la migliore anche per il futuro. Cambierà certamente lo schema, che sia mono, multi o total body, ma i tempi di esecuzione così come impostati sono capaci di preservare non solo i nostri allenamenti futuri ma, soprattutto, la nostra salute. Di questo parleremo la settimana prossima.

Armando

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