Serie TV – Lost

Il 22 settembre 2004 l’aereo di linea 815 della compagnia australiana Oceanic Airlines, in volo da Sydney a Los Angeles, precipita su un’isola apparentemente disabitata. I 48 sopravvissuti si accampano sulla spiaggia e si organizzano per resistere fino all’arrivo dei soccorsi, che però tardano ad arrivare. Ma, ben presto, scoprono che il loro aereo è uscito dalla rotta prevista di circa mille miglia e che l’isola è teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili. Nel tentativo di trovare un modo per fuggire, si renderanno conto che altre persone, prima di loro, sono naufragate su quell’isola e probabilmente sono ancora lì. Contemporaneamente, iniziano a nascere amicizie e tensioni tra i vari superstiti, le cui storie personali celano molti segreti, con cui saranno costretti a confrontarsi

Serie televisiva questa che ha fatto storia appassionando spettatori in tutto il mondo. Lost fu un vero e proprio caso televisivo tra il 2004 e il 2010, 6 stagioni che lasciarono tutti con il fiato sospeso per i fatti e i personaggi che entrarono nelle nostre case e che abbiamo imparato a chiamare amici. Tanti episodi e personaggi accomunati da quel disastro aereo che li ha visti, volente o nolente, collaborare nella ricerca di una soluzione a quella lontananza dalla civiltà. Una serie che ha consacrato definitivamente J.J. Abrams, l’uomo dietro quella macchina perfetta che risponde al nome di Lost. Tutto bello, certo, ma ecco arrivare la nota dolente che per molti di noi spettatori a spazzato via quando di bello visto in ben 6 anni di visione. È stato il finale quello che ha lasciato, personalmente parlando, l’amaro in bocca. Si poteva fare di meglio? Probabilmente si ma secondo me una seconda domanda dovremmo porci…perché? Perché chiudere in modo così superficiale, almeno a mio modo di vedere, un capolavoro di serie e come questa? Io forse una risposta posso provare a darla. Già dall’inizio della sesta stagione, più di una indiscrezione parlava di una nuova possibile avventura televisiva che vedeva al comando della stessa J.J. Abrams. Quindi era inevitabile per quest’ultimo chiudere la serie per lanciarsi in questa nuova avventura, rivelatasi poi un altro successo chiamato Fringe. Avrebbe potuto semplicemente lasciare la serie alle cure di un nuovo responsabile ma come sempre accade in un mondo come questo l’ego prevale quindi: “la serie si chiude qui, con me!”. Non una delle migliori scelte, Lost poteva e doveva avere quel finale che ci si aspettava. Fatta questa dovuta polemica, in definitiva, la serie è promossa, un vero e proprio viaggio durato sei lunghi anni dove abbiamo imparato a chiamare degli estranei amici, a vedere i cattivi sono una luce nuova ma, visto l’epilogo, la serie non merita i pieni voti per colpa di quell’unico scivolone che ha quasi vanificato tutto il lavoro fatto.

Punteggio:

Armando

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