Allenamento e quarantena: breve e intenso è la scelta giusta

Lo stress da quarantena è un qualcosa che ha accomunato tutti, costretti senza distinzione ad allenarci alla meglio tra le mura domestiche. Vista la mancanza di sovraccarichi e dei macchinari da palestra molti hanno, giustamente, fatto la seguente considerazione:

Vista la mancanza di attrezzatura, mi allenerò 3 – 4 ore al giorno. Così facendo brucerò di più e sarò più informa!

Essere chiari subito è la cosa migliore da fare: credo sia la frase, la considerazione peggiore da formulare. Allenarsi troppo, per troppo tempo non è una soluzione, tutt’al più può trasformarsi nel problema. Sono aspetti che non si prendono mai in considerazione, semplicemente perché nessuno, all’interno delle palestre, o comunque raramente, ne parla in maniera specifica. Non è una mancanza di attenzione da parte della stessa struttura, ci mancherebbe, semplicemente non è mai richiesto questo tipo d’informazione.

Vi siete mai chiesti perché una scheda di allenamento ha una tempistica che si aggira intorno ai 60 minuti?

Molto semplice: trascorso questo tempo, i livelli di testosterone (sia per gli uomini che per le donne) iniziano a calare, facendo spazio a quelli di cortisone che salendo innesca il processo che possiamo definire di distruzione muscolare. Molti di voi probabilmente non sanno di cosa parlo, cerco di spiegarlo in due parole:

  • Il Testosterone: ormone addetto alla costruzione muscolare e alla distruzione dei grassi. È prodotto naturalmente dal corpo, in quantitativi diversi da soggetto a soggetto
  • Il Cortisolo: questo ormone ha una grossa responsabilità, quella di gestire lo stress. Non lo fa di certo in maniera positiva, possiamo considerarlo un distruttore, di umore soprattutto. Ha la tendenza, e credo sia l’informazione che serve un po’ a tutti, a far accumulare il grasso corporeo

Sono loro i due protagonisti di costruzione o distruzione muscolare. Noi, invece, possiamo consideraci una sorta di registi, pronti a ingaggiare l’uno o l’altro, sta solo a noi. Dobbiamo essere bravi ad ascoltare il nostro corpo, a non strafare nel tentativo di completare un allenamento lunghissimo e distruttivo, perché non sarà un toccasana ma, come detto, il problema. Adesso, andiamo alla domanda che molti si porranno:

Ma gli atleti professionisti si allenano ore e ore in palestra!

 

Vi invito a contattare un’atleta professionista. Sentirete dalle sue labbra quello che vi sto per dire. I professionisti non si allenano per il benessere, come facciamo noi. Loro lo fanno per il risultato, per vincere. Portano il corpo ai limiti, cosa che pagheranno dopo, una volta terminata la carriera agonistica. L’usura del loro sistema, causato da allenamenti lunghi, estenuanti e distruttivi, è un problema che si portano dietro per il resto della vita. Quindi non ci basta che valutare bene l’obiettivo, che sia realistico e, soprattutto, che porti a quel benessere psicofisico, meta ultima alla quale dobbiamo ambire.

Armando

 

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