Alieni: gli umani sono tra noi! – Le teorie di Zacharia Sitchin

Naturalmente, il discorso così come impostato e trattato nelle scorse settimane, non tutti condividono la visione dell’alieno come mera utopia. Tra i principali detrattori della, se così possiamo chiamarla, Discriminazione storico – archeologica, che ha visto al centro del dibattito civiltà provenienti dal continente africano e sudamericano, c’è un archeologo balzato agli onori delle cronache sin dal 1976. Tra tutti, il professore azero Zecharia Sitchin ha fatto sognare storici, archeologi e scienziati, arrivando a creare dubbi persino in un sistema scientifico come la NASA, che si interessò alle sue traduzioni rivoluzionarie e tanto affascinanti. Al centro di questo nuovo e interessante dibattito c’è la civiltà sumera, proveniente da uno dei continenti di cui in questa sede abbiamo già parlato, quello africano. Le idee, il pensiero di Sitchin, come già accennato all’interno di articoli precedenti, non fa sconti a nessuno. Il professore azero mette in discussione, in un sol colpo, non solo la scienza, la storia così come viene narrata e divulgata in sedi istituzionali e non, ma soprattutto un ambito tirato in ballo in questi termini per la prima volta: La religione. Le traduzioni dei testi sumeri, tra cui spicca quello dedicato a Gilgamesh, capaci di mettere in dubbio fatti, persone, e persino figure rientranti di diritto tra quelle religiose, tutto ciò fa rientrare quei dati episodi in una dimensione nuova e del tutto inedita. Se l’autore azero avesse teorizzato ed espresso tali affermazioni in epoche passate, oggi parleremo di Zecharia Sitchin come di un martire, ucciso da quello stesso organo religioso macchiatosi non solo del sangue di coloro i quali pensavano fuori dalle righe ma, inoltre, del ritardo del progresso di quella stessa scienza messa, dallo stesso archeologo, oggi in discussione. Ho ritenuto giusto scrivere di lui, dare voce anche all’altra campana, quella che vede l’extraterrestre vivo, vegeto e al centro della storia di tutto noi. È necessario confrontarsi, discutere sull’argomento, così come l’autore azero ha fatto nel corso della sua vita. Ha dedicato gran parte della sua esistenza a una tematica difficile da analizzare, scomoda sotto molti aspetti, di non semplice lettura. Lo ha fatto con l’unico mezzo atto a poter gestire una situazione del genere, la cultura. Ha avuto il coraggio di riscrivere la storia, la religione, lasciando ai posteri decine di testi affascinanti, tutti buoni per poter arricchire il proprio bagaglio culturale. Qualunque sia il pensiero individuale, della società, sul conto del nostro viaggiatore delle stelle, ritengo necessario il passaggio del pensiero di Zecharia Sitchin. Quindi non ci resta che sederci al tavolo con lui, in modo da poter discutere, con mente aperta al dialogo, quelle teorie capaci di lasciare col fiato sospeso l’umanità intera, sin dalla metà del XX secolo.

Armando

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