
“La tecnica senza etica è cieca, l’etica senza tecnica è impotente.”
— Hans Jonas
Nel dipinto immaginario che apre questo articolo, un filosofo greco stringe la mano a un androide. Due epoche, due visioni del mondo, si incontrano in un gesto semplice ma potentissimo: il simbolo di un’alleanza possibile tra la saggezza del passato e l’innovazione del futuro.
Siamo davanti a un cambiamento epocale, forse il più grande mai affrontato dall’umanità. Da questo gesto simbolico nasce un invito al dialogo: le meraviglie del passato incontrano le innovazioni del futuro, dando vita a uno scenario globale interconnesso, funzionale, e abitato da macchine profondamente diverse da quelle attuali.
Viviamo in un’epoca di transizione, in cui l’Intelligenza Artificiale non è più una fantasia da romanzo di fantascienza, ma una presenza concreta nella nostra quotidianità. Dalle diagnosi mediche ai sistemi educativi, dai trasporti automatizzati al supporto nelle arti creative, l’IA sta diventando il nostro collaboratore silenzioso.
Ma con questa trasformazione nasce una domanda fondamentale: che ruolo avrà l’etica nel nostro rapporto con queste nuove intelligenze?
Con questo quesito prende vita una nuova rubrica: EtIcA del Futuro. In questo spazio rifletteremo insieme sui nuovi studi, sulle sfide emergenti e sui continui progressi tecnologici. Ci interrogheremo su come l’essere umano possa usare al meglio l’Intelligenza Artificiale, evitando — o almeno cercando di evitare—errori che potrebbero vanificare gli sforzi fatti per migliorare la nostra società.
Se affrontato con consapevolezza, questo nuovo cammino potrebbe contribuire a risolvere molti dei problemi causati dall’assenza di riflessione etica durante la Terza rivoluzione industriale, dominata dall’automazione e dall’elettronica. Oggi, uomo e macchina non sono mai stati così vicini. Comprendere l’evoluzione di questa intelligenza è essenziale per accettarla e iniziare un nuovo, sano percorso verso un futuro non ancora scritto, ma capace di promettere ciò che la fantascienza ci ha mostrato fin da quando l’uomo ha deciso di condividere la propria immaginazione con il mondo.
Mettetevi comodi: il futuro è alle porte, e il viaggio verso una nuova consapevolezza è appena cominciato.
Armando