UFO – Conclusioni

È da sempre un argomento che affascina e allo stesso tempo spaventa molti di noi terrestri. Gli alieni, questi extraterrestri, hanno da sempre creato una sudditanza psicologica probabilmente come nessun’altra creatura aveva mai fatto in precedenza. Sono esseri capaci di lasciare in ansia e far riflettere l’essere umano nonostante di prove certe sulla loro esistenza, come abbiamo già detto più volte, sembra non esserci una traccia tangibile, chiara al tal punto da far gridare a quella scoperta che lancerebbe il nostro pianeta terra all’interno di una nuova consapevolezza. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo la possibilità di essere noi stessi quegli esseri viaggianti su navicelle fantascientifiche il quadro non può che aprire a nuovi e inaspettati scenari che ci vedono in questo caso come protagonisti di tutto questo. UFO, dal 1947 in poi un acronimo sinonimo di mistero. Abbiamo visto come, soprattutto in questo ultimo decennio, le nuove teorie abbiano preso piede lasciando l’umano con una domanda che probabilmente lo ha lasciato interdetto. Quante lacune ho ancora da colmare? Eh sì, perché questa è la domanda cruciale. A oggi sappiamo ancora troppo poco su un argomento che probabilmente non è poi così vitale, almeno per adesso, per la nostra esistenza. Certo, chi grida costantemente al complotto alieno non è sicuramente d’accordo con le mie parole. Come spesso accade, focalizziamo la nostra massima attenzione su argomenti, tesi ed esseri che non hanno a che fare con la nostra vita qui sul pianeta. Questo mio ultimo pensiero non vuole essere un’accusa a chi si interroga su chi o cosa abiti questo universo ma, a mio modo di vedere, le priorità dovrebbero essere altre. Mi sono reso conto, da appassionato di questo tipo di argomenti e misteri, che probabilmente troppo spesso ci si incaponisce su questioni del genere. Così facendo perdiamo il contatto con la nostra quotidianità, con la nostra vita e con i problemi che noi, il nostro pianeta e tutte le creature che lo abitano devono quotidianamente affrontare. Non mi riferisco a un singolo o un gruppo ristretto d’individui ma a quel sistema mondiale che sembra investire risorse miliardarie (ho scritto bene, nessun errore, miliardarie!) alla ricerca di un qualcosa che a oggi sposta forse fin troppo l’attenzione. C’è un pianeta, il nostro unico pianeta, in sofferenza. Ci sono fin troppe creature viventi qui, umani, animali e piante, che soffrono e che potrebbero migliorare le loro aspettative di vita, nonché la qualità, se solo una piccola parte di quei fondi venissero usati a questo scopo. Sembra quasi che una parte di noi si sia trasformato in una specie di alieno, lontano dai problemi del suo stesso pianeta. Cercare risposte di certo è necessario se vogliamo arrivare a capire, magari un giorno, il nostro ruolo in questo universo sterminato. Credo sia necessario mantenere i piedi per terra e le mani tese in segno di aiuto al nostro pianeta.

La terra, la nostra unica casa, colei che è presente, tangibile e bisognosa delle nostre attenzioni

Armando

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.