TV addio! Terza puntata: anni 80’


Come già accennato nell’articolo di settimana scorsa, gli anni 80’ sono stati probabilmente quelli più trash per quanto riguarda la televisione italiana. Tra abiti sfarzosi, programmi rivoluzionari e l’avvento di nuovi personaggi possiamo tranquillamente considerare questo decennio come il più fiorente per quanto riguarda le innovazioni e le sperimentazioni. Nascono infatti nuovi programmi che, diciamolo pure, andavano in controtendenza rispetto a quanto visto in precedenza. Non possiamo non nominare in questa sede il programma intuizione di Renzo Arbore “Indietro tutta”. Arbore insieme all’amico Gianni Boncompagni erano già stati al centro negli anni passati di polemiche per quanto riguardava i loro programmi radiofonici. In un secondo momento della loro carriera i due si approcciarono in maniera non convenzionale per l’epoca anche sul piccolo schermo. Sono stati probabilmente i primi a fare radio e TV senza curarsi degli standard di quell’epoca. Diretti, ironici e con quel pizzico d’ironia – sarcasmo sopra le righe sì ma mai volgare. Come non citare lo storico duello andato in scena proprio in questo periodo, protagoniste due donne. Heather Parisi e Lorella Cuccarini sono state le regine incontrastate di questi anni. Con i loro balletti, canzoni, ironia e bellezza hanno fatto sognare milioni d’italiani. Anche il panorama musicale ha visto l’ascesa di nuovi talenti. Da apripista, naturalmente, non poteva fare che il Festival di Sanremo. Eros Ramazzotti e Vasco Rossi su tutti hanno segnato il cambio generazionale e non soltanto per la musica italiana. Cambia in questi anni il modo di porsi per quanto riguarda l’abbigliamento. Archiviata ormai l’eleganza di un tempo, i nuovi attori preferiscono presentarsi alle grandi serate di gala in abiti formali. Ciò creò in un primo momento indignazione ma, con il senno di poi, questo nuovo modo di fece da apripista per il costume dei decenni successivi. Non posso non citare un personaggio a cui probabilmente dedicherò un articolo tutto per se: Beppe Grillo. Sfacciato, diretto, irriverente e…portatore di tante scomode verità, caratteristica quest’ultima che lo ha costretto a un abbandono prematuro della RAI. La rete televisiva che lo aveva scoperto e lanciato, infatti, fu costretta, ma qui potremmo aprire un dibattito sul tema, ad allontanarlo per colpa dei temi da lui trattati durate gli schet. Tra polemiche, volti nuovi e cambiamenti che hanno segnato un’epoca, ricorderemo sempre gli anni 80’ con un pizzico di nostalgia.

 

Armando

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