Thomas Harris – Il silenzio degli innocenti

Hannibal Lecter è uno psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato. Ed è anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Ma è l’unica risorsa che ha a disposizione la giovane agente dell’FBI Clarice Starling per rintracciare Buffalo Bill, l’imprendibile “mostro” che scuoia le sue vittime. Il dottor Lecter decide di aiutarla, ma al prezzo di uno scambio perverso: le consegnerà Buffalo Bill in tempo per salvare la sua ultima preda unicamente se Clarice accetterà di svelargli ciò che da anni tormenta la sua anima…

Il dottor Hannibal Lecter era uno dei candidati a entrare, di diritto, all’interno della mia tesi di laurea come Vampiro nascosto. A mio modo di vedere, Thomas Harris si è ispirato al non morto per creare una figura come il protagonista del suo romanzo, probabilmente più celebre, Il silenzio degli innocenti. Protagonista, certo, ma presente all’interno di questo lavoro solo a spazzi. Come nel Dracula di Bram Stoker, il dottor Lecter non parla mai di sé, preferisce farsi raccontare da terzi. Si può definire tranquillamente un mostro, viste le situazioni macabre che lo hanno visto coinvolto. Eppure, una conversazione con lui sembra piacevole. È un uomo colto, raffinato, di certo non si può considerare pazzo. Se ha commesso quelle azioni che gli vengono imputate sono state portate a termine con una sanità mentale del tutto fuori dal comune. Alda Merini diceva:

A far del male non sono i matti ma i sani di mente

Lo scrittore americano, dando vita a questo personaggio, sembra aver messo il punto esclamativo sulle considerazioni della poetessa italiana. Il testo in sé è un thriller bello e buono. Al suo interno troviamo l’analisi di un caso dove FBI, assassini e scenari del tutto diversi l’uno dall’altro sono la parte integrante del romanzo stesso. Eppure, il lettore non può far altro che sussurrare: dammi Lecter, maledizione, voglio sapere di lui. È questa la forza del romanzo: è capace di creare interesse per un personaggio marginale, vero protagonista, di un lavoro ben strutturato, del tutto diverso da quello che si può trovare solitamente in libreria.

Punteggio:

Armando

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