Nel terzo volume della saga, “Terre desolate”, ritroviamo Roland di Gilead, Eddie Dean (il Prigioniero) e Odetta Holmes (la Signora delle Ombre) impegnati ad acquisire le doti indispensabili per proseguire la ricerca della Torre Nera. Grazie alla guida tenace e imperturbabile dell’ultimo cavaliere, Eddie e Susannah (la nuova donna nata dalla fusione fra Odetta e il suo spaventoso alter ego Detta) stanno infatti sviluppando insospettabili abilità: Susannah si rivela una pistolera provetta, mentre Eddie riscopre la capacità di sentire la voce nascosta delle cose. Ma soprattutto i tre stanno imparando a fidarsi l’uno dell’altro, via via sempre più consapevoli che la loro diversità è la loro forza, la forza del ka-tet, cui però manca ancora un elemento. Cioè il piccolo Jake, il perduto compagno di Roland. Ci sono altri mondi oltre a questo, aveva detto morendo. E infatti è di nuovo a New York, vivo e in procinto di raggiungerli.
È uno Stephen King volutamente lento quello che si legge all’interno di questo romanzo. Il terzo capitolo de La torre nera è pieno zeppo di piccoli aneddoti, morali e lezioni di vita, tanto da costringere lo scrittore americano a rallentare il passo rispetto al solito. Serve pazienza e tanta, tanta attenzione per poter portare a termine Terre desolate, soprattutto in quella che possiamo indicare come la prima parte del romanzo. È questa, infatti, la sezione più lenta. Descrittiva, povera di azione ma carica di significati che, probabilmente, racchiudono un po’ tutta l’essenza della saga stessa. King ha optato per questo modus operandi confidando, credo, nel buon senso del lettore. Lo costringe, nel senso buono del termine, a prestare una attenzione maggiore al romanzo. Lo stesso diventa una sorta di cammino di vita, un insegnante vero e proprio. È solo in un secondo momento che il racconto si fa incalzante. Azione, pericoli e nuovi personaggi fanno la loro comparsa in un turbinio di situazioni che, finalmente, permette al lettore di entrare nelle pagine stesse, diventando parte integrante di quanto accade. La difficoltà iniziale è stata ampiamente ripagata da uno scrittore che promette seguiti, riferiti alla saga stessa, ancora più avvincenti rispetto a quelli presentati fino a ora.
Punteggio:
Armando