Stephen King – Gli occhi del drago

Una storia fantasy di eroi, principi e stregoni. Nel regno di Delain, il vecchio re Roland vive i suoi ultimi giorni con la certezza di lasciare il trono nelle fidate mani di Peter, il figlio primogenito, bello, valoroso e leale. Ma il malvagio Flagg, mago di corte, da secoli aspetta di prendere il potere e, morto misteriosamente Roland, imprigiona Peter con l’orrenda accusa di aver avvelenato il padre…

Quando pensi di sapere tutto sul conto dell’autore che ammiri, leggi e segui sin da quando questa bella avventura chiamata lettura è iniziata, ecco che tutto viene stravolto. Stephen King ha sempre mantenuto pressoché la stessa impronta letteraria. Certo, tra il King acerbo, per intenderci quello de “L’ultimo cavaliere”, primo capitolo di quella saga oggi un capolavoro “La torre nera”, e quello degli ultimi anni ne è passata acqua sotto i ponti ma lo stile letterario non è mai mutato per quanto riguarda la forma. Beh, con Gli occhi del drago, l’autore statunitense ha mostrato a tutti che il potere della scrittura non ha assolutamente limiti. Leggendo le prime pagine del romanzo, un ottimo fantasy dove magia, essere mitologici, principi e re la fanno da padrone, ho avuto non poche difficoltà a riconoscere il mio autore preferito. Questa novità non è stata accolta dal sottoscritto negativamente, tutt’altro. È stata una piacevole scoperta poter vedere questa nuova, e credo unica, traccia stilistica, posso azzardare quasi in stile medioevale riadattato ai tempi. Il King che non ti aspetti. Sembra quasi essersi trasformato in un moderno menestrello che racconta di un regno fantastico dove la quotidianità è spezzata all’improvviso. Tanti, tantissimi, i messaggi disseminati all’interno del romanzo. Il lettore stesso non può non soffermarsi a riflettere su quanto letto, rivendendo la sua vita, probabilmente, in quelle stesse parole. “Ma tutti i romanzi sono capaci di ciò!” Potrebbero dire molti di voi. Osservazione giusta, certamente, ma vi invito caldamente ad affrontare questa lettura, magari mi scriverete nei commenti le vostre stesse impressioni. In definitiva, “Gli occhi del drago” di Stephen King dimostra come la fantasia di uno scrittore, che mai ha avuto paura in tutta la sua carriera di mettersi in gioco, cosciente del lavoro che svolge è la chiave vincente per poter sfornare lavori sorprendenti come questo.

Punteggio:

Armando

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.