Robert Jordan – Wulfgar, il guerriero degli Altaii

I pozzi della Pianura si stanno asciugando, i feroci fanghorn continuano a moltiplicarsi, e abbondano i cattivi presagi. Wulfgar, cavaliere del popolo degli Altaii, deve guardarsi dalla minaccia dei Troni Gemelli, su cui siedono le due algide regine gemelle della ricca e potente città mercantile di Lanta. Il destino degli Altaii s’intreccia con la misteriosa dinastia di semi-dei mascherati che si fanno chiamare Altissimi, e le oscure profezie e i sortilegi della Sacerdotessa Mayra sono l’unica speranza di salvezza per il popolo di Wulfgar. Elspeth, un’Errante e affascinante visitatrice proveniente da un’altra dimensione; secondo i presagi si rivelerà la chiave di ogni cosa, ma prima Wulfgar dovrà imparare a formulare le giuste domande. Ma cosa succede se la conoscenza che può salvare gli Altaii è la stessa che li distruggerà? Wulfgar. Il guerriero degli Altaii è l’ultimo inedito dell’autore della serie La Ruota del Tempo, un’icona del fantasy, una lettura definita essenziale per conoscere e apprezzare la forza immaginifica e narrativa di un autore che è entrato nella leggenda del genere.

Quando si parla di magia il pensiero non può che virare verso la figura di Robert Jordan. Wulfgar, il guerriero degli Altaii è molto più di un “semplice” libro fantasy. Al suo interno, con maestria, lo scrittore lancia moniti e fa riferimenti alla nostra società. La guerra, i giochi di potere, la testardaggine del condottiero che di piegare la testa non ne vuole sapere, sono questi alcuni dei punti principali di questo bel romanzo. Per quanto riguarda la stesura, probabilmente, lo stesso risulta un po’ acerbo. Scarne le descrizioni delle magie utilizzate; dialoghi brevi, anche se ben definiti; personaggi presentati e poi lasciati ai margini della faccenda, nonostante si parli di un libro auto conclusivo. È, in sostanza, un Robert Jordan in crescita quello letto all’interno di questo testo. Un individuo pronto a mostrare un lato (oscuro) della nostra società, in continua lotta non solo con chi vi si oppone ma anche con sé stesso.  Wulfgar, il guerriero degli Altaii è tutto e, allo stesso tempo, il contrario di tutto. Ottima, a mio modo di vedere, la scelta di narrare i fatti in prima persona. Facendo diversamente, ovvero mostrando i fatti sotto un punto di vista oggettivo, si rischiava di dare una traccia netta, definitiva sulla questione presentata. Jordan ha dato a ognuno di noi la possibilità di dire la nostra, di scegliere una alternativa rispetto a quanto fatto da Wulfgar e gli Altaii. Credo sia questo il principale lascito di questo bel romanzo, che va oltre l’avventura fantasy magistralmente disegnata.

Punteggio:

Armando

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