R. L. Stine– La collana Piccoli brividi

Piccoli brividi è un ciclo di racconti (o romanzi brevi) ad ambientazione horror dell’autore statunitense Robert Lawrence Stine. I racconti della serie sono in genere piuttosto brevi. L’intreccio è di solito semplice, ma con frequenti colpi di scena, mentre i toni non sono mai particolarmente forti, nonostante il presunto intento “horror”. I protagonisti sono generalmente ragazzini di dodici anni, a volte paurosi, a volte curiosi e intrepidi, e spesso essi non presentano una propria caratterizzazione personale. La narrazione è solitamente in prima persona, ma spesso anche in terza.

Quando un autore è in grado d’introdurre un ragazzo, da 6 anni in su, a quel tema horror considerato così off-limits per quest’età credo abbia vinto in partenza. È dal 1992 che tutto cambia per quanto riguarda l’argomento. Con la pubblicazione de La casa della morte il tema terrore ha abbracciato anche il pubblico dei più piccoli grazie all’intuizione di questo scrittore statunitense che con talento e, diciamolo pure, un po’ d’incoscienza dettata da buone intenzioni ha aperto questa nuova strada culminata poi con serie televisive e film da grande schermo che riprendono questo bel filone letterario. Intrecci semplici e scene non troppo cruente, condite magistralmente con colpi di scena capaci di far sobbalzare il giovane lettore sulla poltrona, hanno permesso il successo, meritatissimo, di questa produzione. Personalmente, mi sono trovato a leggere, più per curiosità che non per altro, questi romanzi e racconti in tarda età. Letti con occhio critico, posso tranquillamente affermare che non c’è nulla che non va in queste produzioni che trattano di horror. L’intento dell’autore è chiaro: accompagnare i più piccoli, curiosi, coraggiosi giovani appassionati di lettura verso un argomento, come ho già detto, tabù nella nostra società. Il coraggio paga sempre, grazie a R. L. Stine la letteratura horror ha aperto una nuova porta dove grandi e piccoli possono confrontarsi.

Punteggio:

Armando

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