Questioni di Tempo!

Le vicende che, prima della pausa estiva, hanno visto come protagonisti Ettore Majorana e Nikola Tesla non potevano, naturalmente, non sfociare in questo discorso. Il tempo, come abbiamo visto, si è rivelato un vero e proprio tassello fondamentale per l’epilogo che ha portato alla partenza del fisico siciliano. Il tempo scandisce le nostre vite da sempre, ci permette un’impostazione di vita che risulta, almeno da qualche secolo a questa parte, standardizzato per ogni essere umano sul pianeta. C’è un tempo per mangiare, uno per lavorare, quello per dormire e per lo svago. Tutto, ma proprio tutto, sembra essere fatto a immagine e somiglianza delle lancette di un orologio, le uniche in grado di scandire i nostri momenti di vita. Questo, visto in un quadro molto sintetizzato, è quello che sappiamo del tempo. Lo viviamo ogni giorno, ogni momento. Ne parliamo in maniera sfuggente, senza nemmeno accorgerci più di questo flusso continuo che sembra girarci intorno. Sembriamo esseri, noi umani, assuefatti dal tempo stesso, tanto che quando ci ritroviamo a svolgere attività non consone al momento indicato da esso ci sentiamo persino in difetto. Siamo gli unici animali sul pianeta a essere, forse è un po’ estremizzato questo concetto, “schiavi” di quella clessidra che con la sua sabbia che cade inesorabile è in grado di metterci in difficoltà. Eppure tutto questo non sembra appartenere al tempo stesso. Ci siamo mai posti questa domanda cruciale:

Cos’è il tempo?

Probabilmente no. E sapete perché? Perché non abbiamo il tempo di porci questa domanda, non rientra nel piano vita che la nostra società oggi vive. Lo scandiamo, lo cerchiamo, lo controlliamo e ne facciamo uso tutti i giorni, senza mai chiederci cosa esattamente sia. È da queste considerazioni che è nata l’idea di capire, per quanto possibile, cosa sia esattamente questo flusso, a nostro modo di vedere, continuo di granelli che scendono inesorabili a scandire le nostre vite. Non ho la presunzione di dare una risposta definitiva a una domanda che, probabilmente, gira in testa a molti scienziati, matematici e semplici cittadini come il sottoscritto. Nelle settimane che seguono vi proporrò il mio punto di vista sulla questione, con la speranza di stuzzicare il vostro interesse. Non si vuole, con il lavoro che verrà, indicare una via, piuttosto invitare il lettore a dare una sua definizione di tempo, così come io farò nel corso dei prossimi articoli.

Armando

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