Questione di tempi!

Terminato il percorso riguardante il tempo, con riferimento alla percezione che noi esseri umani abbiamo di esso, proviamo ad affrontare insieme un percorso che con il tempo stesso è strettamente affine. Quante volte ci siamo sentiti dire queste frasi:

I tempi cambiano…         Ai tempi miei…                  Al tempo in cui…

Questi tre esempi hanno il sapore, in tutto e per tutto, di frasi fatte. Rapportando il discorso a quanto detto nel corso dei mesi passati, tali affermazioni non mi trovano affatto d’accordo. Ogni periodo storico ha lasciato una traccia non indifferente non solo in tutti coloro che quel momento lo hanno vissuto. Anche noi, oggi qui nel XXI secolo, alle prese con i problemi del momento; con i comfort tecnologici; con una miriade di possibilità a nostra disposizione, praticamente in ogni campo, altro non siamo che un riflesso di quanto fatto, detto e pensato nei secoli passati. Ho ritenuto giusto non partire da troppo lontano con la costruzione del discorso che in questo articolo vado a introdurvi. I periodi storici che analizzeremo insieme saranno il diciannovesimo, ventesimo e ventunesimo secolo. Affronteremo il discorso non solo parlando degli usi e costumi del Tempo in esame, ciò sarebbe, a mio modo di vedere, del tutto obsoleto visto che già si è parlato ovunque di ciò. Vi proporrò i periodi storici indicati facendo riferimento a tre personaggi entrati di diritto nella storia della letteratura e del cinema.

Armando

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