Questione di tempi: Robin Williams – I tormenti del genio

Esperienze di vita e modi di fare per poter far fronte a quella mancanza affettiva, di cui abbiamo già ampiamente parlato, aprono a conseguenze che, purtroppo, non si fanno attendere. Nessuno di noi poveri spettatori avrebbe mai immaginato tutto quello che Robin Williams ha passato nel suo privato. Eppure, le differenze di vita rispetto a chi lo ha preceduto all’interno di questo lavoro avrebbe dovuto, sulla carta naturalmente, migliorarne le condizioni fisiche e mentali. Una volta ancora, tanto per rincarare la dose, ci troviamo davanti a una affermazione che oggi, sulla pelle del nostro protagonista, sembra calzare a pennello:

I soldi non fanno la felicità

Sembra pura retorica ma per l’attore americano l’enorme successo e i grossi guadagni altro non sono stati che l’inizio di un calvario. La ricerca di affetto in amicizie sbagliate; i problemi di alcolismo; l’uso massiccio di droghe pesanti, condite da quella corazza in grado di negarne l’evidenza anche alle persone più vicine, spingono Robin Williams sempre più a fondo in una vita che, per su ammissione, tutta rosa e fiori non è.

Ho sempre pensato che la peggiore cosa nella vita fosse restare da solo. La peggior cosa è stare con persone che ti fanno sentire da solo.

È un Robin Williams amareggiato quello che, con queste poche parole, definisce l’andamento della vita qui sul pianeta terra. Non è la mancanza di relazioni con il prossimo ad aver creato quel vuoto incolmabile, tutt’altro. La presenza/assenza dei parenti più prossimi, amici, collaboratori e, diciamolo pure, di noi fans è il filo conduttore che porta a quella depressione complice delle scelte peggiori che un essere umano possa fare. Williams, con la sua affermazione, altro non fa che esprimere ad alta voce quello che tutti noi già sappiamo. Purtroppo, per il bravo attore, questa consapevolezza è stata espressa quando ormai i danni erano fatti. Una considerazione del genere, arrivata in età matura, non può fare altro che peggiorare un quadro clinico e morale già arrivato al collasso. È un lato nascosto di un personaggio che ha provato a cercare conforto per tutta la vita dietro una risata che di divertente non aveva proprio nulla. Il suo malessere interiore non finirà qui. Il conto finale di tutto questo, Robin Williams, lo pagherà a caro prezzo.

Armando

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