Questione di tempi: La rivoluzione letteraria del XIX secolo

Non credo ci sia ombra di dubbio:

Il XIX secolo ha permesso una innovazione in campo letterario come mai prima di allora

Sono tanti gli autori che hanno preso parte a una rivoluzione letteraria senza precedenti. Da Oscar Wilde, passando per Sir Arthur Conan Doyle finendo, in maniera figurata, a Bram Stoker che con il suo Dracula ha accompagnato il romanzo gotico nel XX secolo. Sono solo alcuni protagonisti di questo periodo roseo per la letteratura, la cultura parlando in maniera generale. L’ottocento ha permesso un confronto su larga scala come mai prima di allora. Tra vampiri; mostri nati dalla follia dell’essere umano, come l’ormai leggendario Frankenstein; storie straordinarie narrate da un vero proprio genio come Giulio Verne, si aprono sostanzialmente le porte alla meraviglia e, soprattutto, alla paura. Sembra esserci, nell’ottocento, la voglia di evadere dalla realtà, in modo da calarsi in situazioni, ambientazioni e mondi lontani da un quotidiano che sembra stare stretto al grosso della società. È probabilmente da questa considerazione che gli autori del tempo iniziano a ricercare nuove ispirazioni e personaggi. Tra questi, uno di loro si è fatto avanti creando da zero uno dei generi letterari più letti e apprezzati ancora oggi, il Poliziesco. Prima del famoso Sherlock Holmes, nato dalla penna del già citato Arthur Conan Doyle, che a lui si ispirò per la creazione del suo famoso detective, emerge con prepotenza un nuovo personaggio destinato a diventare una leggenda per quando riguarda il nuovo genere. Il venti aprile 1841 è una data che la letteratura non potrà mai dimenticare. Il Graham’s Magazine, rivista americana con sede a Philadelphia, da spazio a un racconto intitolato The Murders in the Rue Morgue (I delitti della Rue Morgue) scritto da un autore prolifico, che faceva della disciplina il suo marchio di fabbrica ma che, purtroppo, non riusciva ad accaparrarsi il posto in società che gli spettava. Quest’uomo si chiamava Edgar Allan Poe. Lo scrittore americano, già noto al pubblico per la pubblicazione di poesie e racconti, con la creazione del detective Auguste Dupin apre la strada delle indagini poliziesche su carta. Nonostante il grande successo avuto sin dalla prima pubblicazione il grande pubblico, come già accennato, nonostante favorevole a quella novità inaspettata, accolse, allo stesso tempo, con non poca preoccupazione e perplessità il nuovo arrivato. Questo per colpa delle descrizioni crude, macabre, con cui Poe condì il suo lavoro. Come sappiamo, oggi tali caratteristiche, sia in un libro tanto quanto in film e serie televisive, non rappresentano più un tabù. Ma da dove nasce tutto questo? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro, tornando al tempo dell’infanzia del famoso scrittore. Ma di questo ne parleremo la settimana prossima.

Armando

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