Questione di tempi: il diciannovesimo secolo

Non si può non iniziare questo discorso con un secolo considerato il primo dell’età contemporanea, capace di traghettare tutta l’umanità in quel futuro che oggi stiamo disegnando e vivendo. Il diciannovesimo secolo è stato quel periodo storico che ha consentito all’essere umano di fare un salto di qualità, iniziando quel percorso tecnologico che oggi ci permette di poter comunicare con tutto il mondo con un solo clic. Non è stato di certo un cammino facile per tutti coloro che vi si sono avventurati. Questo lo sanno i protagonisti che hanno contribuito alla crescita della nostra società, individui, purtroppo, denigrati in un primo momento, considerati dei folli, pazzi pensatori incapaci di tenere i piedi per terra. Lo sa bene Giulio Verne che con i suoi lavori, considerati utopici al momento della loro pubblicazione, ha fatto sognare grandi e piccini; Nikola Tesla, uomo in grado di sfidare la società del tempo, compreso un monumento come Thomas Edison, dando luce al pianeta, cambiandone radicalmente il suo volto; lo sa l’Italia intera che nel XIX secolo ha vissuto una vera e propria rivoluzione, fisica, culturale e politica, conosciuta oggi come Risorgimento italiano, e di questo ne ho parlato ampiamente all’interno del mio romanzo La leggenda di Leon; lo sa la Francia che, nel giro di pochi decenni, si è ritrovata con una situazione politica letteralmente stravolta; nasce la fotografia, il cinematografo e la volontà di cambiare radicalmente passo e volto a un pianeta maturo ormai per quella globalizzazione pronta ad abbracciare un modus operandi del tutto diverso da un passato che, nel giro di poco più di cento anni, sembra alle spalle da millenni. Inizia a cambiare il modo di viaggiare. Il treno si fa strada, le navi passeggeri innescano l’immigrazione di massa verso il nuovo mondo e danno vita alle prime forme di turismo internazionale. Insomma, da qualunque parte lo si guardi, il diciannovesimo secolo racconta storie di rivoluzioni in tutti i campi. Sarebbe impossibile, all’interno di questa rubrica, analizzarle tutte. Mi limiterò a proporvi un personaggio a cui sono strettamente legato, colui che ha dato vita a un genere letterario tanto apprezzato ancora oggi. La definizione di pazzo lo ha da sempre accompagnato, trovandomi in netto contrasto con quanto detto dai suoi contemporanei e non solo. Edgar Allan Poe è stato un genio della letteratura, capace di lasciare ai posteri una chiave del tutto nuova per quanto riguarda poesia e prosa. Cercherò di illustrarvi i modi di fare, il pensiero e, sotto una luce nuova, la fine di uno degli scrittori oggi amati in tutto il mondo. La Settimana prossima inizieremo un viaggio all’interno della letteratura, arrivando a fare la prima conoscenza di colui che oggi si merita, di diritto, la nomea si Leggenda.

Armando

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