Questione di tempi: Charlie Chaplin – Gli amori proibiti

È uno dei punti oscuri che lascia, sulla vita privata di Charlie Chaplin, quell’alone di mistero arrivato intatto fino ai giorni nostri. Nonostante la questione sia stata, dal mio punto di vista, poco dibattuta nel corso del tempo, questa sfumatura permette, alla luce del discorso riguardante la Questione di Tempi, non solo di gettare uno sguardo nel passato ma di mettere in relazione la nostra epoca storica con quella vissuta dai protagonisti che ci accompagneranno in questo viaggio. Come per Edgar Allan Poe, anche per il famoso attore britannico l’assenza della figura della madre, sin dalla tenera età, ha fatto sì che lo stesso Chaplin ricercasse quell’affetto materno nelle figure femminili che lo affiancheranno nel corso della sua vita. È da questa ricerca che ne scaturisce un discorso che vede il maestro del cinema muto sotto un punto di vista molto differente rispetto a quel vagabondo simpatico e sfortunato interpretato per tutta la carriera. La storia, ufficiale, e ufficiosa, mette il punto esclamativo su una vicenda che sembra trovare d’accordo entrambe le campane:

Charlie Chaplin è ossessionato dalle giovani donne, ne ha avute più di duemila

È Peter Ackroyd a voler mettere il punto esclamativo su una questione che allontanerebbe completamente il personaggio di Charlot dall’uomo che è stato Charlie Chaplin.  L’affermazione riportata sopra, dura tanto quanto chiara e netta, apre uno scenario bel lontano da quel personaggio capace di far provare emozioni di diversa natura al pubblico che, in tutto in mondo, non faceva altro che lodarlo. Ackroyd non è un gossipparo, come siamo abituati a vederne a iosa ai nostri tempi, bensì uno scrittore e critico letterario inglese, specializzato in biografie. Sono molti i personaggi finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’autore britannico, tra i quali spiccano nomi come William Blake, Charles Dickens, T.S. Eliot, oltre, naturalmente, aver curato quella del protagonista di questo lungo percorso. All’interno di questo articolo non si vuole fare della morale sul comportamento di Chaplin. Come ho spesso ribadito in altre situazioni, la mia situazione anagrafica non mi permettere di poter opinare al meglio su questioni così delicate. Posso, però, provare a capire cosa può aver spinto l’attore britannico a ricercare la compagnia di ragazze molto più giovani di lui, cosa che oggi avrebbe indignato, giustamente, tutta la nostra società. Nonostante in tempi passati il ricercare amore in giovani donne, poco più che bambine, non risultasse un tabù, come oggi accade, la situazione di Chaplin venne affrontata in maniera diversa in quelli States che, come ho già scritto all’interno dell’articolo che ha preceduto a questo, non vedeva di buon occhio lo straniero. In entrambi i casi, come vedremo nelle settimane che vengono, il buon Charlie sembra non curarsi più di tanto né dei rischi né delle ripercussioni che lo attendono.

Armando

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