Questione di mentalità

Credo che il titolo di questo articolo parli chiaro: è tutta una questione di mentalità. Come ogni inizio anno, purtroppo, ci ritroviamo a sentire sempre le stesse lamentele:

Nel corso delle feste passate ho fatto schifo. Ho bisogno di qualcosa veloce per rimettermi in forma

Qualcosa di veloce? Possibile che dopo anni trascorsi in sala attrezzi, a discutere dentro e fuori di alimentazione corretta, allenamenti costanti e sacrifici a lungo termine, ci si pone ancora questa prospettiva? Personalmente non capisco proprio cosa non va in una esistenza condotta con criterio, con uno stile di vita sano. Possibile, mi chiedo, non interessi proprio a nessuno questa possibilità? Ci sta, certo, qualche concessione in più in un periodo dove, solitamente, ci si accompagna a parenti e amici, dopo un anno trascorso magari fuori per lavoro, seduti a tavola. Questo non comporta eccessi senza freni ne abbuffate infinite.

Possibile non ci sia nulla che vi piaccia oltre al cibo?

Perché, per quanto tutti neghino questa possibilità, io vedo nient’altro che ossessione verso il cibo. Cambiare mentalità su questo punto la ritengo una prerogativa necessaria, senza cadere, naturalmente, nell’ossessione da pasti e routine di allenamento portate all’estremo, anche questo eccesso non fa bene al nostro stile di vita. Continuo a vedere, ahimè, questa possibilità scemare anche quanto si hanno buone intenzioni e buona volontà. Questo accade perché nessuno (o comunque sono in pochi) è pronto ad affrontare un percorso individuale. Possibile di debba fare sempre tutto in collettivo, altrimenti nulla?

Corpo nostro; vita e salute nostra; scelte di gruppo!

Non vi sembra stoni un po’ questo quadro? Ci sono molte persone, e bisogna dirlo questo, che dello stile di vita salutare non ne vogliono sentir parlare. Sono soggetti che preferiscono condurre la loro vita senza privarsi di nulla e che, segnatevi bene questo passaggio, non vanno poi in cerca di una scorciatoia per rimettersi in forma. Questi individui hanno il mio rispetto, non condivido il loro modus operandi ma hanno fatto una scelta, come detto prima, individuale, cosciente di quanto stanno facendo. Ma…gli altri? Quelli che cercano il “miracolo” in un periodo così breve da non essere preso dagli addetti ai lavori neanche in considerazione? Questo articolo nasce dai messaggi ricevuti via mail da persone, distribuite su tutto il territorio nazionale, che mi chiedono, quest’anno in ritardo rispetto a quelli passati, qualche escamotage in modo da baypassare, tenetevi forte, allenamento e dieta. A tutti coloro che cercano questo non so proprio cosa rispondere, devo parlare con tutta la sincerità possibile. Nulla cade dall’alto. Vi garantisco che tutti i sacrifici fatti, a tavola e in palestra, molte volte non sono ricompensati con i risultati che ci aspettiamo. Amiamo però, parlo per me e per chi questi sacrifici li fanno davvero, quello che facciamo e cerchiamo giorno dopo giorno di migliorare in primis quello stato di salute che viene sempre prima di ogni altra cosa. Meditate su questo punto, prima o poi la cattiva cura dei nostri unici veri beni in nostro possesso, corpo e mente, chiederanno un conto saltato da pagare.

Armando

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