Professional BB: seconda puntata – la cultura fisica: il XIX secolo

È probabilmente da qui che il voler essere forte e possente, artistico sotto ogni punto di vista, fa perdere definitivamente la bussola all’uomo. Tutto questo ha probabilmente innescato quell’effetto domino che trascinerà decenni dopo a etichettare questa disciplina come puramente estetica. Estetica senza compromessi aggiungerei. Per arrivare a questi determinati risultati non si guarderà in faccia niente e nessuno e… Al diavolo se a rimetterci c’è la salute o, in molti casi, la vita stessa. Quello che sembra contare sono soltanto ed esclusivamente le forme. Di questo ne parleremo meglio nelle prossime settimane. Nel momento in cui si è capito che il corpo umano può ambire a forme per certi versi mostruose sono venuti fuori già dalla fine del XIX secolo uomini, ma anche donne, che al tempo vengono considerati fenomeni da baraccone. È probabilmente la prima forma di professional bodybuilding dove si percepisce un compenso per esibirsi e mostrare il proprio fisico a un pubblico pagante. All’interno dei Freakshow, spettacoli itineranti in cui persone considerate biologicamente diverse e con vari handicap genetici, e non solo iniziarono a presentarsi anche questi primi soggetti che facevano della cultura fisica un motivo di vanto e, perché no, di terrore, se vogliamo considerarlo così, verso lo spettatore medio. Inizia da qui un percorso che vede l’invenzione e la successiva distribuzione di attrezzature atte a quella stessa costruzione fisica aperta, come spesso accade, a tutti. Molto lontano, naturalmente, in questo periodo storico quell’approccio alla sana alimentazione che farà la sua apparizione solo molti decenni dopo e che cambierà drasticamente il bodybuilding e la visione di un mondo all’epoca a disposizione per pochi. Infatti, a poter beneficiare di questi fisici possenti saranno coloro che con un buon patrimonio genetico a disposizione beneficeranno di questi allenamenti intensi e strutturati mediante carichi esterni. Il primo passo verso quella costruzione fisica che oggi conosciamo.

Armando

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