Un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte, violentate e strangolate nelle loro camere da letto. I delitti avvengono sempre di sabato, prima dell’alba. Kay Scarpetta sa che il sanguinario killer può tornare a colpire in qualunque momento e non può escludere alcuna ipotesi.
Thriller, suspence, eventi macabri e il puro terrore popolano questo magnifico romanzo. Patricia Cornwell è una maestra nell’esprimere tutto questo, anche grazie a una narrazione in prima persona capace di coinvolgere il lettore come non mai. I riferimenti sono precisi, sia per quanto riguarda la mansione di medico legale che quella di “semplice” cittadina del mondo, con una vita, come chiunque altro, non certo facile. Con Post mortem l’autrice statunitense invita il lettore a gettare uno sguardo oltre, valutando a trecentosessanta gradi il lavoro di un professionista forse, fin troppo spesso, relegato ai margini delle indagini poliziesche. Il testo vola via in un lampo, costringendo chi legge a vestire i panni della nostra protagonista, vicina al nostro quotidiano più di quanto si possa pensare. Credo proprio sia stata la stessa Cornwell a influenzare una nostra connazionale, alla ribalta delle cronache letterarie per la serie di romanzi, divenuta poi serie televisiva, denominata L’allieva, di Alessia Gazzola. Chiunque volesse vivere appieno la vita di un medico legale non dovrà fare altro che bussare alla porta della scrittrice americana, preparandosi a vivere uno stato emotivo del tutto inedito nel suo genere.
Punteggio:
Armando