Newton Compton editori – Conan Doyle, tutti i romanzi e i racconti fantastici e dell’orrore

Dopo aver creato il detective Sherlock Holmes (più che mai razionale e deduttivo) e aver consegnato alla storia della letteratura gialla le sue avventure, sir Arthur Conan Doyle decise di cimentarsi con il soprannaturale e le sue suggestioni. Nacque così il personaggio del Professor Challenger, protagonista di “Il mondo perduto” e di altri quattro romanzi: un uomo burbero ma simpatico, impegnato in rocambolesche peregrinazioni tra fenomeni paranormali, orrori, spiritismi e stranezze di ogni sorta, raccontate con uno stile sempre vivace e vigoroso. Appassionato dell’occulto, Conan Doyle si mise alla prova con il fantastico e la fantascienza, valicando anche i confini della letteratura dell’orrore: nei racconti qui integralmente presentati vengono ritratte cupe atmosfere, viaggi nel passato, incubi provenienti dall’antichità, magie contagiose, spiritismo, ipnosi e scambi di personalità.

Finalmente! Qualcuno si è accorto della fantasia di un autore magnifico, relegato troppo spesso al ruolo dello scrittore di gialli per colpa, o merito non saprei dire, di quel geniaccio chiamato Sherlock Holmes. Sir Arthur Conan Doyle ha dalla sua una buona vena creativa, passata in osservata nel corso di questo secolo e mezzo. Tutti, ma proprio tutti, gli editori si sono prodigati nel corso del tempo a divulgare le gesta del famosissimo detective inglese, senza rendersi conto di aver messo il suo creatore seduto su quella panchina che non sembra spettargli. Con questa bella raccolta, la Newton Compton editori fa un grande lavoro di riscoperta dell’autore inglese, mostrando quel lato di Conan Doyle rimasto nascosto agli occhi anche del lettore più attento. All’interno di questo bel volume, inserito all’interno di quella collana denominata I Mammut Gold, di cui ho parlato qualche tempo fa, sono contenute vere e proprie perle della fantascienza e dell’orrore. È un testo capace di ridare vita a uno scrittore costretto, suo malgrado, a vivere nell’ombra della sua creatura prediletta. Chi conosce a grandi linee la vita di Conan Doyle, sa quanti dispiaceri l’etichetta conferitagli da pubblico gli ha dato. La sua creatura, quello Sherlock tutt’altro che comprensivo, ha messo in ombra una bibliografia eccellente, frutto del suo ingegno e, non dimentichiamolo mai, di quel periodo storico dove l’orrore e la fantascienza hanno trovato terreno fertile. Vi invito a leggere questi bei racconti, non ve ne pentirete.

Punteggio:

Armando

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