L’articolo che segue è riferito al periodo antecedente al 25 ottobre 2020
Visto il periodo che stiamo vivendo è doveroso, non solo da parte mia ma anche da parte di tutti coloro che si approcciano a tecniche simili, apportare le dovute modifiche a una impostazione che, al momento, consiglio di non utilizzare. La settimana scorsa vi ho proposto un allenamento denominato accumulo intensificazione (chi non avesse letto l’articolo eccolo). Vi ripropongo all’interno di questo articolo l’esempio lasciato a vostra disposizione per poterlo strutturare al meglio:
Accumulo Intensificazione
1) Spinte su panca piana bilanciere 4×4 4×8 rec. 90’’
2) Croci inclinate 4×8 4×10 rec. 60’’
Super set: Spinte su panca inclinata manubri + pullover 4×10+12 4×12+15 rec. 60’’
Vista l’emergenza sanitaria ancora in corso ho preferito, con la speranza di coinvolgere anche voi, di evitare il super set presente nell’allenamento. Questo perché si andrebbe non solo a occupare la panca per un tempo maggiore rispetto al normale, inutilizzabile da chiunque altro per motivi legati al corona virus, ma si rischia di creare confusione in sede di allenamento, cosa che oggi non possiamo permetterci. Con in tempi contingentati perdere e far perdere tempo agli atleti alle prese con la propria seduta rischia di creare solo inutile caos. Quindi, per poter beneficiare comunque del protocollo in questione, basta suddividere il set andando così a svolgere gli esercizi singolarmente, lasciando invariato il tempo di recupero da sessanta secondi e le ripetizioni segnate in base alla settimana in corso di accumulo o di intensificazione. Cerchiamo di continuare a usare il buon senso una volta rientrati in palestra, speriamo presto, così come abbiamo fatto prima della chiusura dell’ottobre scorso. Rispettiamo i protocolli, viviamo la sala attrezzi in sicurezza e facciamola vivere allo stesso modo a tutti gli altri. Dimostriamo ancora una volta che la disciplina vista in sede di allenamento è più forte qui che in qualunque altra struttura, sia di svago o di istruzione. Perché cultura e sport possono coesistere, questo è il nostro modus operandi, persone che abbiamo a cuore la nostra salute psicofisica rispettando, come è giusto, tutte le regole imposte da un virus che molto presto debelleremo.
Armando