Micol Manzo – Proximis – Oltre il colore

Mirash D’Amati è una ragazza come tante altre, con la passione per l’arte e il giornalismo. Conduce un’esistenza ordinaria, tra l’università e il giornale presso cui lavora; almeno fin quando non rischia di essere investita da un’automobile, vicino alla stazione ferroviaria di Anzio. Da quel momento in poi il soprannaturale entra prepotentemente nella sua vita. Attorno a lei cominciano a verificarsi strani fenomeni. Riesce a vedere lo spirito di un bambino, un’entità sconvolgente che sembra voglia richiamare la sua attenzione. Nel frattempo, suo zio Lorenzo, operatore della Squadra mobile della Polizia di Roma, si trova a fare i conti con la scomparsa di un giovane in Villa Doria Pamphilj, antico parco del capoluogo. Misteriosi eventi conducono Mirash ai Proximis, un’organizzazione mondiale preposta al mantenimento dell’equilibrio tra la sfera visibile e quella invisibile. Qui conosce Morgana, a capo della sezione italiana dei Proximis, Anastasia, Ludovic e Kageshi, affascinante ed enigmatico ragazzo dal volto sfregiato, che col suo carattere irritante, le rende la vita ancor più difficile. Ma la soglia tra spiriti e viventi è sempre più sottile. Mirash è costretta a rimettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto; a prendere in mano la situazione, lottando contro un pericolo letale che rischia di stravolgere la sua vita e quella degli altri

Devo dire che per quanto riguarda il self publishing non nutrivo monte speranze nel trovare materiale degno di nota. Parlerò ampiamente delle difficoltà di pubblicare con le case editrici e la scelta conseguente da parte di molti autori nello scegliere tale metodo di pubblicazione in un articolo dedicato nella rubrica del lunedì tra qualche settimana. Oggi voglio spezzare una lancia verso un’autrice capace di scrivere qualcosa che mi ha non solo sorpreso ma tenuto legato al mio Kobo. È questo uno dei piacevoli effetti di Proximis – Oltre il colore di Micol Manzo. Un romanzo questo con una trama ben strutturata, con un ottimo impatto visivo sia per quanto riguarda le ambientazioni che per i personaggi. Impatto visivo in quanto l’autrice essendo molto descrittiva entra di conseguenza in profondità nei particolari. Quest’ultimo passaggio ha dal mio punto di vista pro e contro. Pro: in quanto permette al lettore di mettere a fuoco tutto il quadro descritto con una semplicità disarmante. Contro: questa situazione non permette allo stesso lettore di creare un suo mondo in cui ambientare il racconto, tenendo comunque fede al contesto. Personalmente non amo le descrizioni troppo dettagliate quindi mi rispecchio più nell’aspetto negativo. Troppi dettagli infatti negano al lettore la possibilità di spaziare con la fantasia. Come detto, il testo in esame è valido ma sarebbe stato ancora più valido se l’autrice si fosse rivolta a una casa editrice con cui pubblicare il suo lavoro. Probabile abbia trovato delle difficoltà a riguardo, optando successivamente per la strada dell’auto pubblicazione. È una conseguenza questa purtroppo all’ordine del giorno. Vista la storia, la definizione dei personaggi, sia sotto il punto di vista fisico che psicologico, e le ambientazioni meritano molta di più attenzione. In Definitiva, in Proximis – Oltre il colore di Micol Manzo c’è un vero e proprio mondo tutto da scoprire. Tra fantasmi, strani personaggi e colpi di scena, Mirash D’Amati è soci vi terranno compagnia senza mai annoiare.

Punteggio:

Armando

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