Lo sport è il nuovo territorio di conquista?

Soprattutto negli ultimi anni sembra proprio così. Dopo vari tentativi, molti dei quali falliti, da parte di magnati stranieri che si sono avvicendati nel corso del tempo pronti a conquistare territori in Europa sembra sia arrivata una svolta. Oggi la nuova frontiera di conquista, lasciate le armi da parte almeno in occidente, sembra proprio lo sport. Ereditieri e principi, provenienti sopratutto da oriente, sembrano aver messo gli occhi su quelle attività sportive molto, ma molto, remunerative. Il sistema calcistico, naturalmente, è il principale obiettivo di questi soggetti che avendo una disponibilità praticamente illimitata di denaro giocano al rialzo per potersi garantire un posto in prima fila. Credo si giusto fare chiarezza su un punto: questi individui non lo fanno per noia, proprio no. Un sistema calcistico, come già detto in altri articoli, malato fino al midollo e con un giro di soldi da capogiro non potrà fare altro che arricchire ancora di più questi multi milionari. L’avvento degli sceicchi, in Europa e non solo, non è da sottovalutare. Con i loro giacimenti di petrolio hanno si a disposizione abbastanza oro nero da trasformare in denaro ma, da come si è potuto appurare, non per sempre. La scienza in merito ha parlato chiaro. Prima o poi i giacimenti rimarranno a secco causa l’eccessivo sfruttamento. Come fare a mantenere quindi intatta la ricchezza ottenuta fino a ora? Naturalmente investendo in business remunerativi. Non può essere altrimenti. Perché buttare milioni e milioni per acquisire, gestire e far progredire una società se il fine non fosse questo? Come affermo sempre, il calcio va visto sotto un punto di vista freddo e oggettivo, cosa che un tifoso non fa mai. Sono infatti questi nuovi attori i veri conquistatori del vecchio continente. Non sono venuti, loro, a muovere guerra con le armi ma bensì con un’arma ancora più forte e potente: il denaro. È appurato, chi possiede il denaro è in grado di conquistare quel mercato globale che permetterà lui di gestire una grossa fetta del capitale umano. Questo sia in senso di mano d’opera che sotto un punto di vista emotivo, caso dello sport. È un’idea questa che potrebbe risultare bizzarra ai più ma vi invito a riflettere. Traete da voi le considerazioni in merito a questa nuova situazione che sta coinvolgendo le nazioni chiave della nostra Europa.

Armando

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