Libri e serie tv: l’arrivo sul piccolo schermo di 22/11/63 di Stephen King

Nonostante accomunati da uno schermo, cinema e televisione appartengono a mondi e modi d’interpretare questo tipo di arte completamente diverse. Abbiamo già visto negli articoli dedicati i loro punti forti e quelli deboli. In questo articolo andiamo a osservare da vicino come la serialità televisiva sia riuscita a creare un prodotto arrivato dal mondo della letteratura restando il più fedele possibile al romanzo. Da grande appassionato dei romanzi di Stephen King non potevo non citare una sua produzione recente che molto probabilmente entrerà di diritto nella sua top five. Un romanzo questo ben strutturato, complesso e piacevolmente scorrevole, che consacra ulteriormente lo scrittore statunitense. La serie televisiva che andremo a trattare oggi è 22/11/63. Una scelta quanto mai fortunata quella di adattare questo romanzo lungo e complesso a una serie televisiva piuttosto che a una trasposizione cinematografica. Le 8 puntate dedicate alle serie, infatti, snocciolano alla meglio il libro. Cambiano solo alcuni addenti che vanno ad alterare comunque l’andamento della storia. 8 puntate tra i 50 minuti e l’ora e 20 consentono alla produzione di usufruire di un tempo adeguato per poter curare tutti i particolari. Con questa impostazione, lo spettatore è in grado di gestire e apprezzare la serie grazie a una scelta tutto sommato ristretta di puntate con una durata che lo lascia attento e senza distrazioni fino alla fine. È forse il miglior approccio che si possa avere con una trasposizione su schermo. Approcciando tale produzione al cinema si correva il rischio di stravolgere il contesto e, se troppo lungo, annoiare lo spettatore. Spettatore che, volente o nolente, diventa a tutti gli effetti l’ago della bilancia della buona riuscita o meno della serie. King poi è uno scrittore attento, non lascia a terzi la possibilità di discutere su come strutturare tale produzione. Quest’ultima infatti, avrebbe dovuto vedere molto prima del 2015 la luce. Nonostante questo rallenatamento, 22/11/63 non è mai stato in discussione per quanto riguarda la serie televisiva a essa dedicata. I contrasti tra autore e produzione, quest’ultima pronta a stravolgere tutto il lavoro in esame, hanno fatto saltare una prima volta le riprese. Il lettore adesso spettatore, a meno che pignolo, non dovrebbe badare tanto a modifiche che tutto sommato non alterano il succo della vicenda e i personaggi che ne prendono parte. Anche sulla questione cast il discorso non è stato lasciato al caso. Insomma dietro a un lavoro di questo tipo non c’è solo il genio dello scrittore ma una cooperazione che va ben oltre quello che lo spettatore può immaginare.

Armando

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