L’educazione civica e il suo rapporto Giovani – Famiglia – Scuola

Ecco un altro tassello che sembra mancare a questa società del XXI secolo. La società è mutata in maniera repentina e inaspettata soprattutto in ambito familiare e scolastica, sconvolgendo il mondo della crescita di un individuo. Si è passato dal temere genitori e insegnati a vedere queste due figure praticamente alla mercé di figli e alunni. Cosa sta succedendo a questa generazione di figli e genitori? Cosa manca davvero? Beh, fare un discorso sui valori passati sarebbe fin troppo scontato e futile, quello che manca davvero a questa società è la semplicità. Ci siamo dimenticati di tutte quelle piccole cose che facevano di questi rapporti umani il punto cruciale della crescita e della maturazione non solo dei giovani ma anche di genitori. Questi ultimi oggi impreparati nello svolgere questo compito nient’altro che semplice. La tecnologia oramai sembra aver preso il posto di tutto. Non c’è dialogo, non c’è confronto, non sembrano esserci punti che vadano a congiungere questi due mondi, quello degli adulti e quello dei ragazzi. In pratica genitori e figli fanno quello che gli pare senza curarsi l’uno dell’altro. Dove porta tutto questo? Porta inevitabilmente a riflettersi in maniera negativa all’interno dell’ambiente scolastico. I docenti sono costantemente sul tavolo degli imputati. Questi ultimi etichettati come non idonei da quegli stessi genitori che pur di non portarsi i problemi a casa si scagliano contro chi prova non solo a istruire ma anche, per quanto possibile, a educare gli alunni. I docenti dovrebbero trovare man forte nei genitori piuttosto che un nemico. È una situazione che bisogna prendere di petto piuttosto che sviare o, ancora peggio, far passare il cattivo comportamento dei ragazzi come “trauma infantile” con possibile soluzione a ciò grazie a sedute da uno psicoterapeuta. I genitori del XXI secolo dovrebbero rimboccarsi le maniche, fare mea culpa per gli errori commessi e prendersi realmente cura dei figli. Una buona collaborazione tra scuola e famiglia di certo non può che far bene ai giovani in crescita ma il tutto deve partire, e ripartire, dalle mura domestiche. Per quanto riguarda l’ambito scolastico invece, sarebbe opportuno e sicuramente educativo tornare a inserire all’interno di queste mura quella educazione civica che con il tempo sembra essere stata emarginata. Sono presenti si progetti annuali che vedono come protagonista quella che è a tutti gli effetti una disciplina ma periodizzarla non sembra abbia portato un risultato. Sarebbe meglio renderla fruibile nel lungo periodo scolastico, cosa che magari potrebbe (il condizionale è d’obbligo) aprire una strada di dialogo sull’asse Giovani – Famiglia – Scuola.

Armando

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