Le streghe – introduzione

Come per la religione, parlare di streghe, stregoneria e possibili riti magici derivanti da individui capaci di mettere in pratica queste pratiche non è affatto facile. Lo sarebbe stato, al contrario, se avessi voluto ostentare la solita cattiveria che, diciamolo pure, da sempre contraddistingue l’atteggiamento della società nei confronti di una persona capace di fare un qualcosa fuori dal comune. Perché essenzialmente è questo il ruolo di questa figura, fare qualcosa che sfugge alla comprensione di molti. Quindi cosa accade? La si emargina, le si nega l’appartenenza a una comunità screditando in qualunque modo possibile quella che io definisco dote non innata ma bensì maturata con tanta dedizione e studio. Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, c’è una grande distinzione, di cui vi parlerò nelle settimane a venire, tra la magia bianca, quindi pura e capace di curare corpo e spirito, e la magia nera con cui tutte le streghe vengono da sempre omologate. Ci siamo mai chiesti da dove nasce la magia nera? Ci siamo mai chiesti cosa abbia mai spinto una persona con doti fuori da comune a comportarsi così? Sembra che additare qualcuno per un qualcosa che ignoriamo (da vocabolario: Ignorare: non conoscere) sembra essere lo sport preferito da questo essere umano che più che evolversi, usando quindi il cervello cercando di capire cosa capita intorno a lui, preferisce perseguitare, screditare, gettare fango, rispettando a pieno quel fenomeno detto bullismo tanto in voga oggi purtroppo, su un qualcuno che vive la sua vita in maniera diversa. Tutto ciò, ovvero questa paura e la mancata conoscenza verso un qualcosa, ha portato la cosiddetta strega fino al rogo tanto decantato da quella “santa inquisizione” capace di arrostire esseri umani come se nulla fosse per futili motivi. Ecco che la religione, quella degli uomini naturalmente, va a incrociare il passo con la protagonista di questo articolo. Nelle settimane a venire spero di riuscire a farvi conoscere nel miglior modo possibile questo essere tormentato, imprigionato tra leggende e folklore popolare che l’ha resa certamente un mito ma che ha, allo stesso tempo, conferito lei tante sofferenze immeritate.

Armando

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