L’allenamento: il Bodybuilding

È bene fare chiarezza su questo tipo di pratica sportiva demonizzata, devastata e maltrattata dalle dicerie che girano negli spogliatoi delle palestre e non solo. Il bodybuilding altro non è che quell’attività svolta con sovraccarichi che ha la finalità di costruire e modellare il corpo. Dopo aver dato una definizione, spero il più chiara possibile, andiamo a distinguere in ch modo è si ci può avvicinare alla disciplina: svolta come attività sportiva; praticata a livello agonistico. Il fine di questa rubrica è proporre le attività che andrò a trattare a un pubblico di persone che vogliono svolgere una vita sana. Il lato professionale della disciplina non interesserà. Sin dai tempi in cui varcai per la prima volta la soglia d’ingresso di una palestra, avevo circa 16 anni, ne ho sentite nel tempo di cotte e di crude. Pseudo “santoni” che professavano il loro credo e che in tutta sincerità altro non erano che dei cialtroni. Credo siano episodi capitati a tutti ma è bene dissociarsi dalle “leggende” da spogliatoio e avvicinarsi invece a un discorso più tecnico – scientifico. Questo è infatti il connubio che contraddistingue questa pratica sportiva (e non solo) fatta di disciplina e dedizione. Uno degli errori più comuni che vengono fatti è pensare di allenarsi come dannati e assumere integratori per arrivare ad avere un fisico da copertina. Non c’è niente di più sbagliato. L’allenamento deve avere una pianificazione, deve essere personalizzato in base alle caratteristiche fisiche dell’individuo che si avvicina alla pratica del bodybuilding. Finiamola una volta per tutte, integratore deriva da integrare, prodotti in grado di colmare le carenze dell’alimentazione in quanto magari non assumiamo abbastanza quei determinati nutrienti. In questi ultimi 12 anni mi sono trovato spesso ad assistere a situazioni dove individui bisbigliano, terrorizzati, cose del tipo: “ma tu le proteine le usi?”. In questo articolo mi limiterò a dare un piccolo aneddoto: gli integratori altro non sono che prodotti composti da macro e micro nutrienti, sostanze nutritive comunissime. Tratterò l’argomento nello specifico in articoli dedicati. Chiusa parentesi. Il primo passo da fare in palestra è quello di farsi conoscere dall’istruttore. Questo, solo dopo una attenta analisi dei vostri movimenti, delle vostre carenze e in base ai vostri obiettivi trarrà le somme fornendovi un programma adeguato alle vostre esigenze. Come ripeterò all’infinito in questa rubrica il vostro lavoro non deve fermarsi qui: a casa avrete il grosso da fare con l’alimentazione e con il riposo. Il vostro istruttore potrà fornirvi dei consigli alimentari che potranno risultare validi e preziosi. Attenzione: il personal trainer, salvo diversa indicazione (in possesso di laurea in scienze della nutrizione o simili) non può fornirvi un piano alimentare personalizzato. Sembra una sciocchezza ma credetemi che non lo è … Voi vi fareste operare da un ragioniere?. Superati questi 2 step, scheda e alimentazione personalizzata, arriva il vero lavoro che dovrete fare su voi stessi. Sarete voi a dettare i tempi al vostro corpo seguendo le indicazioni che vi sono state fornite, mettendo sul piatto della bilancia tutta la grinta possibile in modo da portare a termine l’obiettivo prefissato. Se oggi mi guardo in dietro è per me assurdo pesare che quell’adolescente insicuro si sia trasformato in un individuo che dice la sua senza curarsi del parere degli altri, senza offendere naturalmente nessuno. È questo uno dei grandi pregi del bodybuilding. Insieme al vostro corpo cambierà anche il vostro modo di pensare, maturerete un’autostima e una sicurezza nei vostri mezzi, cosa impensabile prima d’iniziare questo percorso. Sarete più critici prima di tutto nei vostri confronti e poi verso il mondo che vi circonda. Questo è il mondo del bodybuilding per me, questo è quello che realmente questa disciplina tenta di proporre. Una pratica sportiva da sempre al centro di stereotipi negativi immotivati e da pareri nati da supposizioni campate in aria.

Armando

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