John William Polidori – Il vampiro

Aubrey è un giovane gentiluomo inglese che incontra Lord Ruthven, un uomo dalle origini misteriose, appena entrato nella buona società londinese. Aubrey ne rimane affascinato e decide di accompagnarlo a Roma, ma i due si perdono di vista quando Ruthven seduce una giovane italiana e scompare.

Senza l’intervento di Lord Byron questo racconto non avrebbe mai visto la luce. Quella notte a Villa Diodati è stata probabilmente la più prolifica di tutta la letteratura di età vittoriana. Insieme al Frankenstein di Mary Shelly, Il Vampiro di John Polidori entra di diritto all’interno di quei romanzi divenuti leggendari. Il testo è pesantemente influenzato dai sentimenti di amore e odio verso il lord inglese. Lo stesso Lord Ruthven sembra essere una sorta di copia di Byron, come a voler rimarcare, da parte dell’autore, l’apprezzamento e, allo stesso tempo, il disprezzo nei confronti della stesa figura. Rispetto alla Sepoltura, Il vampiro è un’opera completa in tutte le sue parti. Nonostante la storia sia snocciolata in maniera veloce, senza soffermarsi troppo su particolari o ambientazioni, il lettore riesce a vivere la vicenda con trasporto. Il vampiro è un lettura che non può mancare nella libreria di tutti gli appassionati del genere, dove il vampiro moderno viene definitivamente consacrato.   

Punteggio:

Armando

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