Inchiesta: il “Palazzo bruciato”

Eccolo qua, l’ormai famoso “Palazzo Bruciato”, ribattezzato così 23 anni orsono. Era una notte del maggio 1996 quando, causa incendio doloso, questo colosso di 4 piani venne ferito. L’agonia, purtroppo, si protrae ancora oggi lasciando ahi noi, poveri cittadini, la sofferenza di questa struttura sotto i nostri occhi. Avevo circa 10 anni e rientravo dalla gita di quinta elementare quando tutto questo è successo. Nel corso dei tanti anni trascorsi poco o nulla è successo, nessun è stato in gradi di trovare un rimedio a tutto ciò. Le uniche precauzioni sono state quelle di murare l’ingresso principale, i garage presenti a piano terra e recintare, in maniera del tutto superficiale, pessima come potete vedere dalle foto, tutto il perimetro. Fatto ciò, la struttura è caduta nel dimenticatoio dell’amministrazione comunale che, dal 1996 a oggi, ha preferito girarsi dall’altro lato piuttosto che sistemare una questione che ben presto potrebbe trasformarsi in una tragedia. Non credo di esagerare dicendo questo. La mancanza di manutenzione; il deterioramento causato dal tempo; la presenza di animali (uccelli soprattutto) al suo interno e una grossa incognita che riguarda una corda appesa ad uno dei balconi del primo piano. È molto probabile che qualcuno si servi della struttura per trovare rifugio durante la notte. Non si può fare una colpa di ciò a quelli che, se arrivati a una decisione del genere, risultano essere davvero disperati da battezzare questo “mostro ferito” come dimora. Se a tutto questo sommiamo che la struttura in questione si trova sul corso principale di Corigliano Calabro, frazione del comune unico di Corigliano Rossano, la situazione lascia tutti sgomento. Da una attenta analisi del palazzo ho notato (riportando qui in foto) la presenza di una costruzione abusiva situata proprio ai piani alti del palazzo stesso. Mi chiedo:

Che tipo di valutazioni hanno fatto gli addetti ai lavori che hanno, o avrebbero dovuto a questo punto, analizzare lo stato della struttura subito dopo l’incendio che lo ha visto protagonista?

Nessuna a mio modo di vedere! Dopo tanti anni sono arrivato a valutare la situazione nella maniera più fredda e chiara possibile:

Il “palazzo bruciato” rappresenta tutto il fallimento delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate dal 1996 a oggi

  • Giuseppe Geraci 1993-2001; 2013-2018;
  • Giovanni Battista Genova 2001-2006;
  • Armando De Rosis 2006; 2007-2008;
  • Pasqualina Straface 2009-2011

Sono questi i nomi e i mandatati dei sindaci che si sono succeduti su quella poltrona negli anni in cui avrebbero dovuto mettere mano e risolvere questa situazione. A mio modo di vedere, solo a Pasqualina Straface (2009-2011) non è imputabile l’incuria del mostro in questione in quanto, parere di chi scrive, le è stata preclusa l’opportunità di lavorare in tranquillità da situazioni giudiziarie che noi tutti conosciamo. Per quanto riguarda i sopra citati, nessuna giustificazione è possibile dare. E che non mi si venga a parlare di sequestri, giudici e tribunali, sono trascorsi 23 anni signori miei, fatemi la cortesia di non cadere nel ridicolo, grazie. Parlando al presente, il sindaco in carica, primo del comune unico, Flavio Stasi non merita di stare in questa lista dei cattivi in quanto il suo mandato è iniziato da pochi mesi. Chi scrive augura a lui e alla sua giunta un buon lavoro e, naturalmente, invita a prendersi carico della grave situazione ancora oggi presente su un territorio che non merita di certo questo trattamento. Nell’articolo della settimana prossima esporrò il mio piano di rivalutazione della struttura stessa, un mostro che può, con le giuste misure, trasformarsi in un riscatto per la cittadina stessa.

Armando

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