Eccoci arrivati alla tappa fondamentale del mio percorso alimentare. Dopo tanti anni passati a studiare sui libri, quelli veri, il miglior modo per poter impostare la mia routine alimentare mi sono reso conto dei limiti che tutto ciò comporta. Certamente, il percorso affrontato in tal senso non è stato un fallimento, anzi. L’aver ricercato una soluzione a quel problema che mi sono per tanto, troppo, tempo trascinato dietro è la vera vittoria di tutto il cammino svolto in questi anni. Non solo mi ha permesso di farmi una cultura su un argomento di cui praticamente non conoscevo nulla ma, con mia immensa sorpresa, tutto ciò ha cambiato drasticamente il mio approccio di vita. Ricercare quell’equilibrio alimentare, fondamentale per la nostra esistenza, mi ha condotto su una strada ben diversa da quella percorsa fino a quel momento. L’ordine è diventata una prerogativa di vita, fondamentale in tutto quello che faccio. Tra le varie cose positive create da questo nuovo modo di vedere le lacune, naturalmente, non mancano mai. In questo caso a venire fuori sono state le mie limitate conoscenze in materia. Il vecchio me non avrebbe mai accettato una affermazione del genere. Quello nuovo ha valutato bene la situazione, arrivando a considerare fondamentale una figura di cui aveva sentito parlare ma con cui non aveva mai interagito fino a quel momento. Era necessario, se volevo migliorare ulteriormente il mio benessere psicofisico, interfacciarmi con quel medico nutrizionista fondamentale se si vuole fare davvero un salto di qualità. Questa figura a volte vista come “aliena”, tanto per rimanere in tema con quanto detto finora all’interno della rubrica Letteratura e dintorni, risulterebbe fondamentale se inserita in quel contesto scolastico dove tali informazioni latitano, rendendo la stessa struttura una sede d’informazione mutilata.
Armando