I tempi di esecuzione – considerazioni finali

Esperienza più che positiva. Rimodulando gli allenamenti in una chiave ben diversa dal solito, ho tratto tanti benefici da una impostazione a cui mai avrei pensato di avvicinarmi. Figlio di quel pensiero così diverso e radicale da quello proposto nelle scorse settimane, Spingi, Carica, Ricomincia, l’approccio testato è stato in grado di stravolgere il mio mondo in sala attrezzi. Come detto e ribadito all’interno degli articoli precedenti, serve tanta dedizione e attenzione per poter portare a casa una seduta capace di stimolare nel miglior modo possibile i gruppi muscolari coinvolti. Necessaria, per poter completare il quadro proposto, una ristrutturazione alimentare. Nel mio caso ho preferito consultare il mio nutrizionista, in modo da sistemare i nutrienti all’interno dei pasti ottenendo tutti i benefici possibili e a trecentosessanta gradi. Zero infortuni. Zero sensazioni negative, o comunque riservate a quella fine ciclo comune un po’ a tutti noi. A causare, se così possiamo considerarli, malumori sono stati gli esercizi. Una volta ripetuto lo split per otto settimane, altro non ho potuto fare che iniziare un nuovo programma. I tempi di esecuzione, naturalmente, saranno presenti così come proposti in questa fase. A cambiare sarà lo schema. Ritengo necessario questo step in un range di tempo che varia dalle otto alle dodici settimane. Come sappiamo lo stallo è sempre dietro l’angolo. Quello che probabilmente non prendiamo mai in considerazione, o comunque poco per chi come me si allena da tanto, sono i cambi di esercizi, inseriti all’interno di una routine allenante ben diversa da quella passata. Il punto interrogativo riguardava proprio i tempi di esecuzione. A metà percorso mi sono chiesto:

Succederà anche a loro? Dovrò variare nuovamente la tecnica utilizzata?

È sicuramente un parere soggettivo, la risposta è no. Questa variabile, almeno per adesso, sarà una costante all’interno dei miei allenamenti. In futuro non saprei dire ma, al momento, l’utilizzo di questa tecnica è risultata vincente. Sarà applicata, anche se magari ne parlerò di meno, nel mio prossimo schema di allenamento che vi proporrò dalla settimana prossima.

Armando

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