I carboidrati: la frutta

Eccolo, il carboidrato mai considerato dall’italiano medio. Per molti di noi la frutta altro non rappresenta che un fine pasto, o poco più che uno spuntino, messo sotto i denti mal volentieri. Chiediamoci:

Cos’è esattamente la frutta?

La frutta è una delle migliori fonti di carboidrati a nostra disposizione. Certo, molto dipende dalla coltivazione di provenienza. Come sappiamo, oggi gli alimenti, soprattutto provenienti dalla grande distribuzione, non hanno le stesse proprietà nutritive di quelli che si mettevano sulla tavola cinquant’anni fa. Fatta questa dovuta premessa, la frutta rappresenta una alternativa capace di rimpiazzare tutti i farinacei. Lo so, lo so. Molti di voi stanno storcendo il naso a questa affermazione. Eppure, un piccolo cambio di prospettiva, una apertura verso questa che una novità non è, potrebbe risolvere molte delle problematiche legate alla cattiva alimentazione e…alla linea. La nostra cultura non ha mai preso in considerazione la frutta, almeno non come un potente alleato da mettere quotidianamente sulle nostre tavole. Eppure, se riuscissimo a farne un uso quotidiano in pasti dove sembra latitare, pranzo e cena, il nostro corpo ringrazierebbe sentitamente. Non dico di rimpiazzare completamente pane e pasta, di cui ho parlato la settimana scorsa. Cerco solo di permettervi di valutare la possibilità di alternare questi carboidrati in relazione, magari, agli allenamenti che si svolgono nel corso della settimana. Personalmente è una buona abitudine che ho iniziato a praticare sin da quando il mio nutrizionista mi ha proposto questa alternativa. Anche io, in un primo momento, non ne ero molto convinto. Poi, mano, mano che il tempo passava, appurato che il benessere aumentava, non ne ho potuto più fare a meno. Inserire la frutta nei pasti principali, nei giorni off e, soprattutto, nel periodo estivo, non solo aiuta a effettuare quei tagli che ci permettono di perdere quei centimetri in più accumulati nel corso dell’inverno ma di procedere con una disintossicazione da quelle farine di cui facciamo troppo uso. Provate da voi, credo che non ve ne pentirete.

Armando

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